F1 | Robert Kubica: quando l’impossibile diventa possibile

Robert Kubica è un eroe! Non esistono altri termini per definirlo. Chiunque al suo posto, dopo il terribile incidente capitatogli all’inizio del 2011, si sarebbe allontanato per sempre dal mondo delle corse.

Ma lui no, non ha mollato ed a distanza di 8 anni da quel terribile schianto è riuscito a tornare in Formula 1 per disputare un’intera stagione e provare a tutti di che forza è fatto questo Campione.

Robert tornò al volante di una F1 nel 2017. Nel corso dei test a Budapest, salì su una Renault, guidando per la prima volta le nuove vetture generate dal nuovo regolamento.

Nel 2018 è stato ingaggiato come Development Driver dalla Williams, con cui ha disputato test e diverse sessioni di prove libere, per migliorare il suo adattamento alla vettura e preparare il suo ritorno vero e proprio.

Finalmente poi, nel 2019 si sono aperte di nuovo le porte del Circus Mondiale, con un contratto per una stagione con la stessa Williams. Certo, la stagione del suo ritorno non è stata facile, sia per tutti i dubbi che ruotavano attorno a lui, sia per il mezzo, una Williams in evidente crisi tecnica e gestionale.

La vettura non è mai stata in grado di esprimere un certo livello di prestazioni, arrivando anche in ritardo ai test pre stagione, aumentando ancora di più le sue difficoltà di adattamento.

Se diamo uno sguardo ai numeri, ci accorgiamo che in qualifica il giovane George Russell lo ha battuto per 21 volte, ovvero in tutte le gare.

Eppure, l’unico punto conquistato dalla Williams in questa stagione, porta proprio il nome di Kubica, nella gara bagnatissima di Hockenheim, segno che il talento è li intatto, e quando le condizioni e la monoposto lo permettono, Robert è sempre lì a lottare.

Il suo ritorno da pilota titolare nella massima categoria è durato una sola stagione. Infatti, il suo futuro è ancora incerto. Collaudatore? DTM? Vedremo. 

Il pilota polacco lo aveva detto fin da subito di voler tornare in F1, per provare a sé stesso e a tutto il mondo che era ancora in grado di andare forte nella massima categoria del Motorsport.

L’esserci riuscito è un grande traguardo, perché dimostra a tutte le persone, non solo agli sportivi, che se ci si crede e non si molla mai, tutto è possibile.

Sfortunatamente, l’incidente del 2011 gli ha privato la possibilità di poter lottare negli anni migliori della carriera. Shock del genere sono devastanti.

Non per lui però, che dopo essersi sottoposto a una miriade di operazioni per ricostruire e recuperare le funzionalità del braccio destro, è tornato in auto ed ha ricominciato a fare ciò che più ama, correre.

Da sportivo e da appassionato di questo mondo, voglio fare un grande applauso a Robert Kubica, per tutto quello che è riuscito ad ottenere senza smettere mai di lottare, come un altro grande mito, Alessandro Zanardi. Questi sono i grandi personaggi che fanno del Motorsport una delle discipline più belle che esistano.

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