giovedì, Dicembre 5, 2024

IndyCar | Alex Palou inaugura il Month of May

Alex Palou (Chip Ganassi Racing) vince il #SonsioGP a Indianapolis. La gara che apre il Month of May e che culminerà con la 500 Miglia di Indianapolis a fine mese e che è stata corsa - come al solito - sul tracciato semipermanente all'interno dell'ovale - è stata il preludio di un periodo che si annuncia scoppiettante.

Il Sonsio Grand Prix all’IMS Road Course di Indianapolis ha dato il via al famigerato Month of May della NTT IndyCar Series, che culminerà il 26 maggio con la 108° edizione della 500 miglia di Indianapolis. Alex Palou (Chip Ganassi Racing) ha dominato gli 85 giri del circuito stradale di Indianapolis, vincendo il Gran Premio partendo dalla pole position. Che si sarebbe trattato di un probabile assolo dello spagnolo lo si era capito già dalle qualifiche, dove il nativo di Sant Antoni de Vilamajor ha immediatamente fatto capire che le cose sarebbero andate esattamente come lo scorso anno.

A fine gara, Palou ha dichiarato ai microfoni:

“È stata una vittoria straordinaria. È fantastico tornare indietro rispetto allo scorso anno e continueremo su questa strada. Una vittoria aiuta molto, soprattutto se si tratta di una pole, di una vittoria e del modo in cui l’abbiamo ottenuta. Festeggeremo, sicuramente, ma questo pomeriggio sposteremo la nostra attenzione sull’obiettivo quello più grande. Ho fatto un errore in partenza, ho perso la prima posizione per la quale abbiamo lottato così duramente in qualifica, ma la squadra ha fatto un lavoro straordinario ai box, e dovevamo solo cercare di ottenere le prestazioni che abbiamo avuto per tutto il fine settimana”

Le prove per la 500 Miglia di Indianapolis sponsorizzata da Gainbridge inizieranno martedì, con le qualifiche che avranno luogo il prossimo week end. Come detto, il giorno della gara è domenica 26 maggio.

Il pilota spagnolo ha ottenuto la sua decima vittoria in carriera e la prima vittoria a punti della stagione, dal momento che ha vinto anche l’evento da 1 milione di dollari al The Thermal Club a marzo. Inoltre, con questa affermazione ha anche preso il comando della classifica del campionato con 12 punti su Will Power, che è arrivato secondo per la terza volta in quattro gare in questa stagione. Una costanza davvero impressionante da parte dell’alfiere del Team Penske, il quale è chiamato adesso a cercare la prima vittoria magari proprio alla 500 miglia.

Proprio Power, raggiunto ai microfoni dopo la gara, si è reso protagonista di una feroce autocritica:

“Ho fatto il massimo. Sì, sono stanco di arrivare secondo. Dio mio. Il fatto è che quando corri contro persone dure da battere, se non sei assolutamente perfetto, non vinci. Non sono stato perfetto in qualifica e non ho vinto”

Christian Lundgaard (Rahal Letterman Lanigan Racing) ha preso il comando al primo giro della gara, ma ha concluso al terzo posto, suo miglior risultato di stagione. Anche lui, ha dichiarato di aver fatto il massimo:

“Avevamo bisogno di un po’ di fortuna oggi. Penso che abbiamo fatto tutto il possibile nei primi due stint per assicurarci di avere una possibilità, ma Palou se l’è davvero meritata”

A essere sinceri, la gara non ha avuto grossi colpi di scena, dal momento che si preannunciava una gara di strategia e così è stata. La chiave è stata, senza dubbio, la strategia di overcut (ritardare il pit stop – NDR) fatta da Alex Palou che lo ha portato a fermarsi al giro 41, che gli ha permesso di uscire davanti a Lundgaard fermatosi due giri dopo per tentare di coprire la strategia di Will Power che ha pittato al giro 38. A rovinare i piani di Power ci ha pensato Marcus Ericsson (Andretti Global), che si è trovato proprio tra il pilota del Team Penske e Lundgard, permettendo a quest’ultimo di mantenere il vantaggio.

Dal giro 45 la gara si è formalmente chiusa, dal momento che Palou ha incrementato continuamente il vantaggio fino al giro 66, quando Luca Ghiotto (Dale Coyne Racing) è andato in testacoda alla Curva 10, provocando l’unica caution della corsa. L’italiano è poi ripartito, ma ha concluso al venticinquesimo posto. La speranza è di poterlo rivedere nuovamente in pista nel corso della stagione, anche se le possibilità al momento non sembrano così elevate.

Come già detto in apertura di articolo, non si è trattata di una gara ricca di colpi di scena e lo dimostra l’unica caution innescata da un semplice testacoda. Tutti i piloti sono arrivati al traguardo, ad eccezione di Santino Ferrucci, costretto al ritiro per un problema meccanico al giro 55.

Oltre alla vittoria di Alex Palou, Chip Ganassi Racing ha conquistato tre dei primi cinque posti, poiché il sei volte campione Scott Dixon è arrivato quarto e Marcus Armstrong quinto. Il team Ganassi ha vinto le ultime tre gare sul Road Circuit dell’Indianapolis Motor Speedway, dal momento che Palou ha bissato il successo dello scorso anno e Scott Dixon ha vinto il Gallagher Grand Prix lo scorso agosto.

 

Dando uno sguardo agli altri protagonisti del campionato, Colton Herta (Andretti Global) ha avuto un problema in qualifica ed è scattato dalla ventiquattresima casella finendo con un ottimo settimo posto, nonostante l’essere stato spinto fuori pista dal compagno di squadra Marcus Ericsson durante le fasi iniziali della corsa. Continua il periodo difficile del team Arrow McLaren, con Alexander Rossi ottavo, Pato O’Ward tredicesimo e il rookie Theo Pourchaire -confermato per tutta la stagione al posto di David Malukas- giunto diciannovesimo.

Da segnalare la pessima prestazione di Josef Newgarden: partito quarto, arrivato diciassettesimo a causa di un feeling mai nato con le gomme dure.

L’impressione generale, dopo i cinque appuntamenti fin qui disputati, è che questo campionato 2024 sia caratterizzato da un sostanziale equilibrio. I due team più in forma sono, senza alcun dubbio, Chip Ganassi Racing e Team Penske, dato che non stupisce più di tanto vista l’esperienza delle due squadre e dei piloti schierati.

Appuntamento a tutti per il week end del 26 maggio, con la 500 Miglia di Indianapolis.

Fabrizio Bianchini
Fabrizio Bianchini
Da sempre appassionato di motorsport, specialmente del motorsport "old style" fatto di pazzia, romanticismo e odore di gomma bruciata.

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