F1 | La Ferrari 2.0 protagonista del filming day a Fiorano

Il filming day della Ferra è stato caratterizzato da tante novità. Dai copriruota della FIA agli aggiornamenti per la SF-24

Fiorano spray guards test 2024 (foto di Rudy Carezzevoli/Getty Images)
La Ferrari ha sfruttato i 200 km di filming day portando tante novità sulla SF-24, a tal punto che in tanti l’hanno soprannominata Evo. A scendere in pista il primo giorno sono stati Oliver Bearman, Arthur Leclerc e Carlos Sainz, che hanno testato gli “Sprayguards”. Una sorta di copri ruote che avrebbero l’obbiettivo di ridurre gli schizzi generati dalle monoposto quando si corre sulle piste bagnate. Sono delle prove che la FIA fa ormai da due anni, l’anno scorso era toccata alla Mercedes provarli, per diminuire il rischio d’incidenti durante i gp “piovosi”.

Nella seconda giornata, invece, a girare sono stati Charles e Carlos, che per la prima volta hanno guidato la SF-24 completa degli aggiornamenti che ritroveremo ad Imola.

La Ferrari a Fiorano con gli aggiornamenti per il gp di imola

Ad occhio nudo si vede subito la modifica apportata all’ingresso delle bocche dei radiatori, con il così detto “vassoio” che è stato capovolto, rifacendosi allo stile Red Bull. Altre novità hanno interessato il fondo della vettura, che si dice dovrebbe portare ben 15 punti di carico aereodinamico in più. Il che si sostanzierebbe in 3 decimi al giro. Delle piccole modifiche hanno interessato anche l’ala anteriore e posteriore e le alette posizionate lateralmente all’Halo. La tanto aspettata rivoluzione delle fiancate, che dovevano essere più snelle, non c’è stata, oppure non è stata mostrata.

Per avere la conferma di come sarà questa SF-24 2.0 non ci resta che aspettare il GP di Imola, dove le aspettative sono tante. Dopo la Vittoria della McLaren a Miami, ottenuta lavorando sodo sugli sviluppi, la Ferrari non potrà deludere. La forza degli sviluppi McLaren fanno riflettere tutto il paddock, ma in particolare la Red Bull, la quale ha chiuso il suo rapporto con Adrian Newey probabilmente troppo presto. Forse, nel team diretto da Horner si assaporava già l’ennesimo titolo mondiale, ma ad oggi il campionato è più aperto che mai.