Il WEC ha corso ieri la 6 ore di Spa Francorchamps in Belgio, gara che poi in realtà è durata quasi 8 ore! Il motivo? Una bandiera rossa causata dall’incidente tra la Cadillac #2 guidata da Bamber e la BMW #31 del team WRT nel rettilineo del Kemmel nella seconda parte della gara. Prima è entrata in pista la SC, poi è stata esposta la bandiera rossa.
People don’t realise just how fast they were going. Huge crash, glad that everyone is ok. Spa is hungry this weekend#6hspa #wec pic.twitter.com/S3JG7ItWs1
— Mattzel89 (@Mattzel89) May 11, 2024
Bene: il regolamento FIA dice che il tempo sul cronometro non viene fermato in caso di bandiera rossa. Ma “Se le circostanze lo richiedono, i commissari possono prendere la decisione di fermarlo o ristabilirlo, purché non si ecceda nel tempo di gara previsto per la competizione”. In pratica l’1h 44′ persa per la riparazione delle barriere nel rettilineo del Kemmel dopo l’impatto delle vetture è stata recuperata. Tale decisione è stata però presa quando alle 19:00 (ora locale) mancano solamente pochi minuti. Ovvero l’orario in cui la corsa si sarebbe dovuta regolarmente concludere. Creando così un precedente nel WEC…
La corsa di fatto è stata “sfasata”, con le due Ferrari ufficiali costrette a rientrare subito ai box alla ripresa della corsa, onde evitare di restare a secco con il carburante. Mentre le Porsche #12 e quella #6 (e l’Alpine #36) erano state le uniche vetture ad aver già effettuato la sosta, mentre le altre vetture sono state costrette a rientrare ai box una volta ripartita la gara.
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Un vantaggio troppo grande per la Porsche, che ha così portato al traguardo le due 963 a vincere, effettuando una sosta in meno rispetto agli avversari. E di fatto vincendo una gara che prima della bandiera rossa sarebbe stata una potenziale doppietta per la Ferrari. Il Cavallino Rampante dopo il termine della corsa ha presentato appello. Poi rigettato da parte della Federazione nel corso della notte. Una vittoria di fatto letteralmente “scippata” al team AF Corse Ferrari!
Ma così facendo si rischia davvero di “falsare” un campionato mondiale, dove tra BOP “esotici” e decisioni regolamentari folli da parte dei commissari ci si ostina a far vincere per forza di cose una vettura LMDH, pur sapendo che sulla carta non riuscirà mai ad essere competitiva come una Hypercar! (Modesta opinione del sottoscritto). Ed a proposito di BOP quali follie ci si deve aspettare in vista di Le Mans? Ne vedremo delle belle (in senso ironico)…

Credit via X by Ferrari Hypercar
Tornando alla classifica finale della ” 7h 45′ ” di Spa, dietro alle Porsche del team Jota e quella #5 ufficiale, troviamo appunto le due 499P #50 e #51. Da sottolineare che il terzo posto per la vettura guidata da Fuoco-Nielsen e Molina è arrivato dopo che la #50 era partita ultima tra le hypercar dopo la retrocessione post qualifiche per vettura sotto peso. A completare la top-5 la Porsche #99, che è stata in testa alla corsa nelle prime fasi.
Il team Toyota campione del mondo in carica del WEC non è andato oltre la sesta e settima posizione. I giapponesi anche in Belgio hanno faticato, complice anche un BOP sfavorevole alla GR010. Dietro al duo Toyota troviamo la terza 499P gestita direttamente da AF Corse, seguita dall’Alpine #35 e dalla Peugeot #93. 14° l’altra Peugeot #94, mentre l’altra Alpine #36 è giunta dodicesima.
Guardando le vetture francesi appunto, si può valutare positiva la prova dell’Alpine. La A424 ha mostrato passi in avanti rispetto ad Imola, soprattutto per quel che riguarda il ritmo gara. Mentre la 9X8 ha avuto ancora problemi d’affidabilità in Belgio. Aggiungendo anche che nella versione EVO della casa del Leone manca ancora la prestazione. Il progetto WEC della Peugeot continua a far fatica per il momento. Il team francese tenterà il tutto per tutto nella corsa di casa a Le Mans?

Continuando a scorrere la classifica, fuori dalla top-ten entrambe le BMW M Hybrid V8. La casa bavarese necessita di fare altri km per cercare di trovare la quadra. Non va meglio di certo alla Lamborghini SC63 del team Iron Lynx, costretta al ritiro per problemi tecnici. Buona invece la prova dell‘Isotta Fraschini nonostante l’ultimo posto (15°) tra le hypercar. La vettura milanese è arrivata al traguardo senza incombere in nessun problema tecnico. Stesso discorso fatto per BMW: all’Isotta servono km per conoscere la vettura. Le Mans tra un mese potrebbe essere l’occasione giusta per la squadra italiana per macinar km ed accumulare dati sulla vettura.
Alberto Murador