Compagni contro, quando ai box è guerra

Ma il pensiero non può non andare a una gara recente, troppo recente per essere considerata storica, ma che storica lo è di suo. Una pietra miliare che rimarrà incastonata non solo perché è stata la gara numero 900 della Formula 1, non solo perchè si è corsa in notturna, ma anche e soprattutto per il grande spettacolo regalato da Lewis Hamilton e Nico Rosberg; che rappresenta l’esaltazione massima del duello in pista e non solo. Perché in questa gara sarà protagonista tutta la Mercedes, con la sua forza, le sue contraddizioni, la sua storia, il suo prestigio, la sua voglia di salire sul tetto del mondo, la sua consapevolezza di avere tutti i mezzi per raggiungere questo traguardo. E qui si esalta la forza di una squadra capace di dividersi rimanendo unita, che è capace comunque di garantire il massimo del risultato con il massimo della spettacolarità. Non manca nulla, nemmeno il gioco di strategie incrociate, con Rosberg che riesce ad approfittare dell’errore nella scelta delle gomme di Hamilton per gettarsi al suo inseguimento. I giri finali sono uno spettacolo da godere con il cuore in mano, con le due W05 che scintillano nella più bella delle mille e una notte che regala il cielo del Bahrain, con Rosberg che tenta l’affondo su Hamilton ma finisce lungo e viene risuperato dall’inglese, tanta è la foga che ci mette nel voler far diventare il compagno di squadra “il primo degli ultimi”, come lo chiamava Enzo Ferrari. I due arrivano quasi allo scontro fisico, ma qui ecco che a intervenire sono le persone non desiderate, ovvero quelli che mantengono l’equilibrio dello squilibrio. Prende la parola Paddy Lowe, che apre le radio di Rosberg e Hamilton in contemporanea, dicendo loro di portare le macchine a casa. Detto, fatto. Il duello, infatti, prosegue, in un gioco di scie, attacchi, difese, finte… ma alla fine chi taglia il traguardo per primo è Lewis Hamilton, con Rosberg che sembrava avere fatto male i calcoli con le gomme Soft e rimedia qualche decimo dal compagno di squadra. Tanto basta per mangiarsi le mani. Però c’è un retroscena: Hamilton avrebbe usato un pulsante non autorizzato dal team, che gli ha garantito un boost di potenza in più per resistere agli attacchi. Ma anche questo fa parte del gioco e il team glissa. Altrimenti, avrebbe rovinato la festa e non avrebbe fatto, probabilmente, una bella figura.