Compagni contro, quando ai box è guerra

Una bella figura che certamente non ha fatto Didier Pironi a Imola nel 1982, quando ha superato nel corso dell’ultimo giro il compagno di squadra Gilles Villeneuve nonostante il team gli avesse imposto di rallentare. Nella gara famosa per l’ammutinamento dei team inglesi, la Ferrari aveva dimostrato che la 126 C2 era in grado di farsi un solo boccone di tutti gli avversari, ma non aveva fatto i conti al suo stesso interno. Villeneuve e Pironi erano la coppia perfetta per la Ferrari, entrambi di lingua francese, entrambi abbastanza riservati, entrambi velocissimi. Ma tra di loro c’era un rapporto di amicizia e stima reciproca. Fino a quel giorno, fino a quel terribile, maledetto pomeriggio della Festa Nazionale del 1982, una festa non solo per l’Italia civile ma anche per quella sportiva. Una festa che non poteva non celebrarsi a casa della Ferrari, a Imola, nella pista che fu intitolata a Dino, quel figlio amato da Ferrari come Gilles. Sembrava una giornata perfetta, con Gilles e Didi che dopo aver rincorso le due Renault veleggiavano al primo e secondo posto. Ma in Ferrari c’è un’assenza che pesa: quella di Mauro Forghieri, costretto a rimanere a casa per una malattia del figlio, e a pochi giri dalla fine c’era qualche mal di pancia, il segnale che qualcosa non andasse, l’inizio della possibile catastrofe, la variabile impazzita, quello che insomma nessuno o quasi sui sarebbe aspettato: Gilles e Didi iniziano a duellare e lo fanno sul serio, a scambiarsi sorpassi anche piuttosto arroventati, E non era solo per spettacolo, era un duello vero, combattuto sino alla fine. E il muretto reagisce, nel momento in cui Villeneuve riguadagna il primo posto sui Pironi esponendo il cartello “DIDI SLOW”, inequivocabile, netto e preciso. Per tutti, ma non per Pironi, che supera di nuovo Villeneuve al penultimo giro. Il canadese non ci sta e poche curve più tardi si riprende la leadership. Ma arriva il Tamburello, quella curva che sarà terribilmente famosa per sempre dopo la scomparsa di Ayrton Senna, ma che per la Ferrari e per Enzo Ferrari riserva un altro terribile ricordo: Didier Pironi attacca Gilles Villeneuve all’interno, lo fredda e lo colpisce senza nessuna pietà, superandolo all’interno un’ultima volta. E’ la fine, tra i due c’è una frattura insanabile, si apre una vera e propria guerra. Anche perché né Piccinini, direttore sportivo del team, né Enzo Ferrari in persona forniranno a un arrabbiatissimo Gilles il supporto che si aspettava. E’ partita la guerra, ma si fermerà troppo presto, nelle qualifiche di Zolder, in cui Gilles perirà mentre cercava il riscatto sul nemico giurato Didi.