Daniel Ricciardo aveva già conquistato la famiglia Red Bull con il ruolo di terzo pilota ed è stato protagonista dei test Pirelli nel mese di luglio, offrendo al team ottimi feedback. Era solo questione di tempo prima che la stessa lo rimettesse a bordo di una monoposto.
Il licenziamento anticipato di De Vries ha liberato il posto al pilota australiano, approdato nel team di Faenza la scorsa settimana e sceso in pista sulla AT04 questo weekend all’Hungaroring.
Race week. Haven’t said that in a while. Cool.
— Daniel Ricciardo (@danielricciardo) July 17, 2023
I protagonisti del weekend in Ungheria si preannunciavano essere tanti: la McLaren ha suscitato l’interesse di molti dopo le prestazioni in Gran Bretagna, mentre per quanto riguarda la Ferrari si diceva che questa pista dovesse essere favorevole alla SF-23 (anche se così non è stato), ma gli occhi puntati addosso li aveva Daniel Ricciardo.
Il suo ritorno in Formula 1 al posto di De Vries, in casa AlphaTauri, ha fatto molto rumore, tanto da suscitare l’interesse di tutti nello scoprire cosa sarebbe stato capace di fare a bordo della AT04.
Il “debutto” del pilota australiano non è stato molto fortunato: al via della gara è stato vittima di un tamponamento da parte di Guan Yu Zhou, che a sua volta ha causato un contatto con Ocon finendo per colpire il compagno di squadra Gasly.
Entrambi i piloti Alpine sono costretti al ritiro a causa dell’impatto alla prima curva, mentre Ricciardo esce quasi integro da questa catena di incidenti, ma riporta danni al fondo che gli impediscono di estrarre il massimo potenziale per poter finire la gara a punti.
Costretto a “ri-iniziare” la gara dall’ultima posizione, Ricciardo approfitta per rimontare – nei giri successivi – grazie all’aria pulita data dal rientro ai box dei suoi avversari. Sente l’aderenza del pneumatico e inizia a spingere.
Commenta il pit stop come prematuro: il cambio gomme lo rimette nel traffico, ma non si perde d’animo e cerca di sfruttare la situazione per capire il funzionamento degli pneumatici sulla sua monoposto, puntando successivamente sulle medie.
È stato un weekend di studi e analisi per il pilota a australiano che, nonostante l’incidente e la poca confidenza con la monoposto, è riuscito a terminare la gara in una dignitosa tredicesima posizione, traendo spunti importanti per conoscere la AT04.
Lo stallo in cui ha vissuto Ricciardo nell’ultimo anno con la McLaren gli aveva quasi fatto perdere le speranze. Speranze che sono state ritrovate con il cambio del team: in AlphaTauri si sente bene, forse perché simboleggia un ritorno a casa.
Ha voglia di divertirsi ma anche di dare il massimo. Infatti, commenta la gara aggiungendo che senza l’incidente iniziale – di cui non ha colpe – sarebbe potuto finire a punti.
Ricciardo, nonostante i suoi 12 anni nella massima serie, vuole continuare a progredire e imparare cose nuove, con lo stesso entusiasmo con cui ha iniziato e che ha da sempre contraddistinto la sua Persona.