In F1 si parla di livellare (di nuovo) i motori

Come cambiano (o potrebbero cambiare) gli equilibri dei motori in F1: si parla di uguaglianza dei livelli delle power unit e della relativa discussione nella FIA Commission.

La F1 è una competizione che richiede un equilibrio tra i diversi componenti delle vetture, compresi i motori. Recentemente, l’idea di introdurre un meccanismo per livellare i power unit tra i costruttori è stata sollevata dalla FIA per essere discussa nella riunione della F1 Commission di questa settimana. Questa proposta è stata motivata dalle preoccupazioni riguardanti il motore Renault, utilizzato da Alpine, che sembra essere indietro rispetto ai rivali e potrebbe essere svantaggiato di circa 30 cavalli rispetto ai migliori.

Il tutto parte da Otmar Szafnauer che ha ammesso che il motore Renault montato sulla Alpine di Pierre Gasly ed Esteban Ocon è effettivamente in svantaggio rispetto agli avversari, il che sta compromettendo le prestazioni della squadra. Non ha confermato cifre precise, Szafnauer, ma ha dichiarato che la squadra è significativamente indietro rispetto agli altri costruttori ed il momento attuale di freeze delle power unit impedisce loro di apportare miglioramenti significativi ai propri motori (in pratica non ci si può lavorare se non per ovviare a problematiche di affidabilità concrete e comprovate dalla FIA). 

Nonostante le squadre non amino concedere vantaggi di prestazione ai rivali, la situazione dell’uguaglianza durante il freeze dei power unit è un caso diverso. Christian Horner, il team principal della Red Bull, ritiene (e fa un po’ strano che sia lui a dirlo) che, se la FIA può dimostrare l’esistenza di disparità tra i motori, sia giusto adottare provvedimenti per mettere tutti sullo stesso piano e che la FIA dovrebbe presentare i dati che evidenziano tali differenze in modo da rendere anche la situazione trasparente per tutti. 

Christian Horner ha già fatto appelli per l’equilibrio dei motori durante gli anni turbo ibridi iniziali, quando a bordo della sua Red Bull vi era (a parer suo) un power unit Renault che aveva un certo ritardo rispetto ai concorrenti più accreditati che all’epoca erano Mercedes e Ferrari (si, Ferrari). La cosa andò spesso in secondo piano in quanto Red Bull riusciva, grazie ad altre caratteristiche peculiari delle vetture di Newey, a sopperire a tale deficit. 

Sebbene le power unit in F1 siano state congelate dall’inizio del 2022, Szafnauer ritiene che la gerarchia dei valori in campo sia cambiata nel tempo, poiché gli avversari hanno beneficiato degli aggiornamenti per migliorare l’affidabilità dei loro motori (anche Ferrari ne ha beneficiato lo scorso anno, per esempio). Secondo Szafnauer, lavorare sull’affidabilità può anche portare a un aumento di potenza, a seconda dei problemi che vengono risolti (ovviamente).

Szafnauer ha anche ricordato un precedente particolare: durante la fase di congelamento dei motori V8 nel 2007, Honda riceveva richieste dagli altri team per risolvere problemi di affidabilità. Questo tipo di richieste erano principalmente orientate al risparmio di costi, ma potevano anche comportare miglioramenti di potenza mascherati come correzioni di affidabilità.

Vedremo cosa accadrà nel prossimo futuro ma l’argomento, alquanto spinoso e dagli equilibri tutt’altro che stabili, è già sul tavolo della F1 Commission.