F1 | Pirelli: possibili strategie per il GP del Bahrain

BAHRAIN INTERNATIONAL CIRCUIT, BAHRAIN - NOVEMBER 28: Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11 EQ Performance during the Bahrain GP at Bahrain International Circuit on Saturday November 28, 2020 in Sakhir, Bahrain. (Photo by Andy Hone / LAT Images)

PROBABILI STRATEGIE

Visto l’asfalto di granito particolarmente abrasivo a Sakhir e una scelta mescole più morbida rispetto allo scorso anno, una strategia a due soste sembra destinata a essere quella più veloce per affrontare i 57 giri del Gran Premio del Bahrain.
La strategia a due soste più veloce prevede uno stint su P Zero Yellow medium per 21 giri (che sarà il primo per la top 10 in griglia), più due stint su P Zero Red soft da 18 giri ciascuno.
La seconda tattica a due soste vede due stint da 21 giri ciascuno su medium e soft per 15 giri.
La strategia a una sosta medium (per 27 giri) – hard (per 30 giri) è più lenta.
Infine, c’è l’alternativa a due soste più lenta: due stint su medium da 18 giri e uno stint su White hard da 21 giri (probabilmente lo stint centrale). Una tattica a tre soste è da escludere, a causa dei secondi che si perderebbero in pit lane.

DA TENERE D’OCCHIO

  • Strategia. Tutti i primi 10 piloti al via hanno superato il Q2 su pneumatici P Zero Yellow medium e quindi partiranno con questa mescola che dovrebbe essere in grado di affrontare i livelli elevati di usura tipici di Sakhir consentendo ai piloti di fare un primo stint più lungo. Come di consueto, chi partirà dalla undicesima posizione in poi potrà scegliere liberamente la mescola con cui prendere il via.
  • Velocità. Lewis Hamilton su Mercedes ha stabilito un nuovo record del tracciato per ben due volte nelle qualifiche: durante il Q2 con P Zero Yellow medium e poi ancora con P Zero Red soft in Q3 ottenendo la pole position.
  • Usura. La superficie ruvida del circuito del Bahrain è molto impegnativa per i pneumatici, il che significa che è molto probabile una strategia a due soste ma i piloti dovranno comunque gestire con attenzione le loro gomme, in particolare le soft posteriori.
  • Temperature. Sia la temperatura ambiente che quella asfalto erano di 27° a metà sessione: relativamente fresche per il Bahrain rispetto agli anni precedenti, quando la gara si svolgeva nella prima parte di stagione.

F2: FEATURE RACE

La strategia è stata un punto chiave della Feature Race di Formula 2: il poleman della UNI-Virtuosi Callum Ilott e il vincitore di gara Felipe Drugovich (MP Motorsport) sono partiti 1° e 2° con pneumatici medium, mentre la maggior parte degli altri ha iniziato la gara su hard. Drugovich ha superato Ilott alla prima curva ed è riuscito a fare tre giri in più del suo rivale prima di fermarsi per montare le hard al 15° giro dei 32 previsti. Ilott è stato comunque in grado di superarlo per passare in testa nel giro di uscita di Drugovich dai box, ma una volta entrati in temperatura, i pneumatici hard nuovi hanno consentito al pilota brasiliano di sorpassare Ilott nuovamente a 13 giri dalla fine. Il 2° posto finale per Ilott gli ha comunque permesso di avvicinarsi ulteriormente a Mick Schumacher della Prema (4° al traguardo) in campionato. Yuki Tsunoda (Carlin) è stato un altro grande protagonista della gara, rimontando dal 22° posto in griglia al 6° finale con una strategia hard-medium e un primo stint relativamente lungo.

MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING

“Le strategie per la gara sono iniziate già in Q2, con quasi tutti i piloti su pneumatici medium, prima della bandiera rossa a nove minuti dal termine che ha lasciato il tempo per un solo giro lanciato. I primi 10 piloti partiranno tutto su Yellow medium, una scelta che gli consentirà diverse opzioni per il secondo stint. Nelle qualifiche, abbiamo visto che il divario tra soft e medium è molto ravvicinato, tuttavia la medium è più facile da gestire in termini di surriscaldamento al posteriore, motivo per cui è stata scelta in Q2. Hamilton è riuscito a migliorare il precedente record del tracciato ben due volte su due diverse mescole: un dato che conferma il continuo miglioramento delle performance delle Formula 1 attuali. In Formula 2 abbiamo assistito a un’altra gara molto strategica, con numerosi sorpassi che mantengono viva la sfida per titolo”.