F1 | Tutti i segreti di Silverstone

Durante questo weekend andrà in scena lo storico GP di Gran Bretagna a Silverstone, presente ormai da anni nel calendario di F1, teatro di grandi battaglie e gare emozionanti. Andiamo a scoprire cosa ci aspetta e come le scuderie devono preparsi per affrontare il tracciato della contea britannica.

di Giuseppe Piccininni

Ci spostiamo in Gran Bretagna a Northamptonshire, per assistere a uno degli storici GP di F1 nel corso di questo weekend, il GP di Silverstone, attivo dal 1950, situato in un aeroporto della contea britannica.

Parliamo di uno dei tracciati più tecnici dell’intero campionato, si estende su 5891 metri, è una pista davvero completa, poiché presenta curve veloci, curve lente, tratti a piena potenza, serie di curve consecutive e zone di sorpasso molto interessanti.

Dopo i problemi dello scorso anno, dovuti all’asfalto (a causa del riasfaltamento del tracciato), è stato compiuto un nuovo lavoro sull’asfalto per renderlo drenante e agibile nelle varie competizioni, quindi ci si aspetta un fondo piuttosto scivoloso.

I punti che richiedono maggior potenza a livello aerodinamico sono tra curva 10 e 14, dove troviamo una serie di curve veloci da percorrere a velocità elevata, in cui il margine di errore è praticamente nullo e anche in zone più lente, ovvero tra curva 6 e 8 e 3 e 5.

Si parla di completezza del circuito perché qui a Silverstone è necessaria tanta potenza a livello motoristico e una buona deportanza con un buon carico aerodinamico, per consentire alla vettura di essere competitiva in ogni settore del tracciato.

Le zone DRS lo scorso anno erano 3, di cui una molto rischiosa sul rettilineo principale del tracciato. A causa del poco utilizzo dell’ala mobile in questa zona e della pericolosità dettata dalla presenza di una curva da percorrere a piena potenza alla fine del rettilineo, per questa stagione le zone DRS tornano ad esse 2 come in origine, ovvero sull’Hangar Straight e sul Wellington Straight.

Dei 3 settori quello che vanta una richiesta minore di carico aerodinamico è il terzo, che però presenta una ghiotta opportunità di soprasso in curva 15 e curva 18.

Gli altri punti di sorpasso (esclusi i rettilinei) sono posti in curva 1 e in curva 6.

Da non sottovalutare il continuo cambiamento climatico a cui è soggetta la zona, le condizioni sono sempre incerte con possibili variazioni lungo tutto il weekend, rischiando di stravolgere le strategie dei team.

Molto importante la gestione dell’erogazione della potenza da parte della Power Unit, il motore endotermico lavora al 70% nel corso dell’intero tracciato e necessita la giusta mappatura per affrontare le curve veloci alla massima velocità e una buona risposta in uscita curva, è importante anche avere il giusto carico di carburante per non appesantire la monoposto, 10 kg in più equivalgono a perdere circa 0,23 secondi a giro.

La Pirelli ha deciso di puntare su treni di gomme più duri rispetto alle solite tre mescole, proprio perché siamo in tracciato in cui è prevista un’usura elevata ed è richiesto agli pneumatici un grosso sforzo sui carichi laterali.

Ci sono tutte le pretese per vivere un weekend emozionante e magari ricco di colpi di scena sullo storico tracciato che accompagna la F1 da ormai più di 60 anni.