F1 | Ritratti: Heinz-Harald Frentzen, elogio della concretezza

Ecco che si presenta così per Heinz-Harald la prima occasione della vita: arriva, infatti, la chiamata di Frank Williams, che dopo aver cacciato Damon Hill (ancora lui), cerca la spalla ideale per Jacques Villeneuve e la trova nel tedesco. E’ l’ultimo anno della Renault (prima del rientro) e la Williams vuole chiudere nel migliore dei modi il suo ciclo vincente. Frentzen ha un ruolo chiaro, fare la spalla a Villeneuve e lo interpreta alla perfezione, più di quanto Irvine non riesca a fare con la Ferrari. Tanto che, dopo un avvio di stagione in sordina, arriva la prima vittoria a Imola, alla quale seguiranno tutta un’altra serie di podi tra cui i 5 consecutivi tra Spa e Suzuka, gara in cui Villeneuve verrà anche squalificato.

L’epilogo mondiale sarà un vero e proprio colpo di fortuna per Frentzen, che beneficerà della ruotata rifilata da Schumacher a Villeneuve, visto che il tedesco della Ferrari perderà per squalifica tutti i punti accumulati in classifica e il connazionale completerà la doppietta iridata per la Williams.  Salta la Renault nel 1998, con la Williams che si affida ai Mecachrome, ma Frentzen sembra ancora competitivo, almeno a inizio stagione, quando centra il podio a Melbourne dietro alle nuove regine della scena iridata, le McLaren motorizzate – guarda caso – Mercedes, con Hakkinen e Coulthard, colui che ha preso il suo posto alla Williams nel 1994. Tuttavia, una parte centrale di stagione costellata da problemi di affidabilità non gli consente di andare oltre il settimo posto in classifica, con la Williams che nonostante tutto sale sul podio dei costruttori, arrivando terza dietro a Ferrari e McLaren. Ma c’è un altro team che è destinato a essere la sorpresa delle stagioni future ed è la Jordan, che a Spa centra una incredibile doppietta con Damon Hill e Ralf Schumacher.