mercoledì, Febbraio 12, 2025

F1 | Magneti Marelli: “A Melbourne forse nessuno finirà il GP”

vettel-bahrainMilano, 10 marzo 2014 – Roberto Dalla, responsabile della Magneti Marelli Motorsport, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport di ieri, mette in guardia sulle possibili conseguenze della rivoluzione introdotta in Formula 1 dalle nuove Power Unit e lancia l’allarme: domenica, al primo appuntamento stagionale di Melbourne, potrebbero ritirarsi tutti!

Alla domanda posta su quante vetture potrebbero arrivare al traguardo, l’ingegnere italiano risponde: Potrei dire tutte, perché so quanto la F.1 sia rapida nel reagire ai problemi, ma c’è anche l’ipotesi che nessuno finisca, perché tutti i team hanno accusato guai seri.”

Il motivo principale, secondo Dalla, è dato dalla moltiplicazione delle centraline all’interno di una monoposto: “Se fino all’anno scorso la centralina unica fornita dalla McLaren costituiva il cervello e comandava ogni ramificazione nervosa del corpo vettura, ora ha solo il controllo di una parte del cervello. Queste macchine sono davvero delle ibride. Un esempio: prima c’erano le batterie della vettura, quelle del kers e un alternatore, ora quest’ultimo non c’è più.

A questo si deve aggiungere inoltre che una monoposto 2014 è dotata di circa 30 chilometri di cavi, che devono trasportare corrente elettrica a diverse tensioni: “C’è un’unica grossa batteria che ha nuove funzioni. Prima la tensione era limitata a 12 volt, oggi su una F.1 ci sono tensioni da 48, 60, 80 volt. Dunque ci sono centraline che controllano la carica delle batterie, quelle che acquisiscono informazioni e che sovraintendono al sistema” In effetti, una monoposto 2014 è dotata di circa 15 centraline, rispetto alle stagioni precedenti, con un notevole incremento di costi. Ad avviso di Dalla, però, a lungo termine potrebbe esserci una convenienza rispetto ai vecchi V8: “eno dei vecchi V8. Inoltre, a parità di potenza, il nuovo propulsore ha un’efficienza superiore al precedente di oltre il 10%: ciò significa riduzione di sprechi e quindi un vantaggio economico.

Per Dalla “Stiamo assistendo a una grande rivoluzione, l’architettura dell’elettronica all’interno della macchina ha subito profondi cambiamenti. E’ una F.1 nuova, una sfida affascinante per i tecnici, che deve ancora essere giocata per intero”.

Un appunto sulle difficoltà Red Bull: “Hanno grossi problemi, ma non credo che il loro progetto sia sbagliato.” La conclusione di Dalla è che in questa Formula 1 tutta elettronica il rischio di rotture sarà molto elevato, soprattutto in questa prima fase, in cui il rodaggio è stimato in circa 2/3 mesi, anche a causa della scarsità di test invernali a disposizione (12 giornate).

Sarà, quindi, ancora una volta predominante il fattore umano, soprattutto per la gestione delle risorse disponibili in termini di carburante: “spetta al pilota, ad esempio, guidare in maniera tale da risparmiare benzina per finire i GP: insomma, continua a metterci del suo.

Cristian Buttazzoni
Cristian Buttazzoni
"Life is about passions. Thank you for sharing mine". (M. Schumacher) Una frase, una scelta di vita. Tutto simboleggiato da un numero, il 27 (rosso, ma non solo)

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