a cura di Sergio Suardi, collaboratore tecnico di Flat Out SimRacing
Nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 agosto si è svolta la settima edizione dell’Historic Minardi Day. Nonostante un caldo intenso che ha bloccato la colonnina di mercurio oltre i 36° per tutta la giornata di sabato (domenica leggermente meno caldo), l’afflusso di appassionati è stato notevole, superiore alle 14.000 presenze, attirati da un parco auto storiche decisamente accattivante: tante F1 e formule minori nella categoria a “ruote scoperte”, poi GT, GT3 e prototipi. Moltissimi i giovani presenti ad ammirare le auto che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del motorsport tra cui la Tyrrell a sei ruote (ormai una “veterana” di questa splendida manifestazione), un audace e rivoluzionario progetto. Diede la soddisfazione di una vittoria, una pole e tre giri veloci a metà degli anni 70, quando in F1 era ormai scoppiata la golden-age.

Ph: Sergio Suardi

Immancabili le Ferrari, tra cui la new entry della 312 T5 del mito Gilles Villeneuve, che proprio a Imola, nel 1980 andò a muro con quel modello non troppo fortunato per il Cavallino (da qui la leggendaria curva Villeneuve del circuito del Santerno).
NON SOLO AUTO STORICHE
Un enorme interesse, nella schiera dei presenti all’avvenimento, lo ha destato, ancora una volta, la Pambuffetti PJ-01, un prototipo bellissimo ed interessantissimo. Ne verranno costruite solamente 25 esemplari, giusto il numero per partecipare – chissà – a gare nella categoria LMH per conto di qualche team. Forse non è un caso. E forse, ancora, nei pensieri del suo costruttore Juri Pambuffetti, c’è anche una futura partecipazione a gare per Hypercar proprio con il suo marchio. Chissà…

Ph: Sergio Suardi

Ph: Sergio Suardi
Partecipare al Minardi Day significa provare un’immersione totale nel mondo del motorsport senza filtri. Si può dire quasi “senza limitazioni”: le auto si possono avvicinare, osservarle nei minimi particolari, toccarle. Si sentono gli odori veri della pista, delle gomme, della benzina bruciata appena un motore viene acceso per riscaldarsi. Un appuntamento immancabile per qualunque appassionato di qualunque età perché è sicuro di potere respirare l’essenza del motorsport.