In un gran premio di F1 o c’è solo una posizione che conta davvero in pista e non può che essere quella occupata dal vincitore. Per questo motivo, tuttavia, spesso anche i più appassionati di questo sport tendono a dimenticarsi dei piloti lontani dalle zone di vertice. Così, mentre la maggioranza degli spettatori si concentra sulla pochezza dei risultati di Pérez rispetto al compagno Verstappen, si analizzerà con tale articolo l’ultimo atto della sfida tra i piloti Williams messo inscena durante l’ultimo GP dei Paesi Bassi.
Inaspettatamente, le vetture del team britannico si sono trovate a proprio agio sul circuito olandese che, data la configurazione ad alto carico e l’assenza di lunghi rettilinei, sarebbe dovuto risultare, da pronostico, ostico per le vetture di Wantage. I due piloti, Albon e Sargeant, si sono così ritrovati tra le mani una ghiotta occasione per segnare punti e solidificare la posizione del loro team al 7 posto della classifica costruttori. Sebbene il tailandese abbia soddisfatto con un’ottima qualifica e una discreta gara le aspettative, lo stesso non si può dire del compagno di squadra americano che giungerà in suolo italico per la prossima tappa reo di un’ennesima debacle che lo ha prima visto faticare per raggiungere il Q3 e poi finire a muro in autonomia mentre lottava per la zona punti.
Sargeant, ha così non solo bruciato un ottimo risultato per il suo team, ma anche la miglior opportunità che abbia mai avuto per segnare i primi punti in F1. Tuttavia, ciò che rende ancora più grave lo scenario, è il complessivo distacco prestazionale con il compagno di squadra che non si limita all’episodio sporadico di quest’ultima tappa.
Tale assenza di performance potrebbe a breve stancare un piccolo team come Williams che necessita di ogni singolo punto disponibile per ricostruire la propria performance e il proprio nome. Logan Sargeant pare aver compreso tutto ciò e le ripetute riprese della regia internazionale che lo inquadravano, sconsolato, a bordo pista per tutta la durata del Gran Premio rendono chiara l’idea di come tale consapevolezza sia ormai profondamente interiorizzata nel pilota a stelle e strisce.
Il licenziamento di Latifi al termine della passata stagione ha dimostrato che l’ex compagine di Sir Frank Williams non necessita più di piloti paganti per sostentarsi né, tantomeno, di piloti non paganti che hanno lo stesso rendimento dei piloti paganti. Pertanto, il tempo per Logan Sargeant sta per scadere e, per quanto Williams sia disposta a far crescere il suo pilota, non sarà disposta a concedergli di nuovo un sedile salvo miglioramenti tangibili a breve termine.