F1 | La più importante lotta tra compagni di squadra

Le complesse dinamiche dei contratti dei piloti Red Bull caricano di senso la sfida tra Ricciardo e Tsunoda mettendo in palio traballante sedile di Sergio Pérez.

Crediti Alpha Tauri

Si sa, essere piloti di F1 non è un lavoro per deboli di cuore, non tanto per il rischio congenito nel guidare una vettura costantemente ricercando il limite, quanto più, semmai, per la costante pressione dovuta all’incessante dovere di esprimere il proprio valore con grandi risultati di rilievo.

Questo concetto cardine è stato estremizzato dalla gestione piloti che, negli anni, ha contraddistinto le due scuderie sorelle Red Bull e Alpha Tauri. In questo quadro si delinea, quindi, la sfida tra compagni di squadra più importante di questa seconda parte di stagione, in quanto potrebbe definire il nome del futuro compagno di squadra di Max Verstappen in Red Bull per il 2025 o, in base ai risultati di Sergio Pérez, addirittura del 2024. Stiamo parlando del duello interno tra Daniel Ricciardo e Yuiki Tsunoda. 

Il giapponese, arrivato in F1 nel 2021, ha dimostrato di aver meritato un tentativo nella massima formula con un rendimento che è andato via via migliorandosi dopo una prima stagione ricca di cospicue fatiche. Tuttavia, i risultati di Tsunoda, per quanto validi, non sembrano aver convinto la maggioranza degli addetti ai lavori che, tutt’ora, fatica a vedere in lui le qualità e, soprattutto, la velocità di un top driver. Certamente, il progressivo peggioramento delle prestazioni della vettura di Faenza ha contribuito a mascherare i miglioramenti del pilota nipponico e, di conseguenza, il confronto con un pilota del calibro di Ricciardo rappresenta una ghiotta opportunità di riscatto che, se ben portata avanti, potrebbe far ricredere in molti. 

Diametralmente opposta è, invece, la posizione del pilota più sorridente del Circus. Non sono lontani i giorni in cui Ricciardo teneva testa ad un giovane Verstappen, né abbiamo dimenticato il suo arrivo trionfale in Red Bull nel 2014, quando demolì l’allora campione del mondo in carica Sebastian Vettel conquistando tre vittorie contro lo zero fatto segnare dal compagno di squadra. Nonostante ciò, lo sfacelo dei due anni in McLaren fa da contraltare all’illustre passato in RedBull e Renault gettando non poche ombre sulla reputazione dell’australiano.

Se quindi il compagno di squadra Tsunoda deve trovare il modo di affermare il suo talento, Ricciardo deve dare prova di possedere ancora le qualità che lo hanno reso celebre e amato. Contrariamente sarà impensabile per lui scollarsi di dosso l’etichetta di “bollito”. 

In un anno in cui ogni lotta per il vertice è preclusa, diventa più facile notare anche a centro gruppo lotte piene di interesse e gusto come quella che si andrà a consumare con molta probabilità in casa Alpha Tauri. L’esito di tale faida lo racconterà l’asfalto, mentre il risultato in termini di sedili per le prossime stagioni sarà una commistione tra le prestazioni di Sergio Pérez e le decisioni, per nulla scontate, di Horner e Marko.