2008: una stagione macchiata dallo scandalo
Era il 4 settembre 2009, un anno dopo l’accaduto, quando il Crashgate è stato ufficialmente aperto: l‘incidente della Renault di Nelson Piquet Jr. che ha innescato la Safety Car, la vittoria di Alonso (Massa partiva dalla pole position)
e di conseguenza ha avvantaggiato Lewis Hamilton per il primo titolo mondiale, sarà ricordato come uno degli scandali più grandi della Formula 1. Tutto quello che è avvenuto dopo, tra sanzioni, squalifiche, appelli e cause di diffamazione lo conosciamo già. Ma in tutto questo, la FIA che ruolo ha avuto?

L’incidente insabbiato
L’ex capo della F1 Bernie Ecclestone confessa la conoscenza dell’accaduto da parte sua e dell’ex presidente della FIA Max Mosley alla testata tedesca F1-insider.com:“Abbiamo deciso di non fare nulla, volevamo proteggere lo sport da un enorme scandalo“; e allora Felipe Massa non ci sta!

Ecclestone è stato citato a marzo di quest’anno per aver affermato che era a conoscenza dell’incidente studiato a tavolino, e Massa chiede consulenza legale.
A maggio, Massa ha dichiarato alla testata Reuters:”Se le persone più importanti della Formula 1 e della FIA lo sapevano nel 2008 e non hanno fatto nulla, pensi che sia giusto? Non è giusto“.
Massa vuole giustizia: le azioni legali
Il titolo – negato – Piloti 2008 continua a far parlare, ma questa volta ci pensano i legali di Felipe Massa che, il 15 agosto, hanno inviato una lettera formale di otto pagine all’amministratore delegato della Formula 1, Stefano Domenicali, e al presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem.
La lettera è un avviso legale formale obbligatorio prima di un procedimento giudiziario. L’obiettivo? Chiedere danni sostanziali derivanti da una presunta “cospirazione” che gli ha negato il titolo nel 2008.
L’ex pilota Ferrari avrebbe perso decine di milioni di euro a causa dell’incidente deliberato dal pilota Renault nel 2008, oltre a costargli il titolo mondiale soltanto per 1 punto di distanza dall’iridato Lewis Hamilton.
Nella lettera si legge:
“In poche parole, Massa è il legittimo Campione Piloti 2008, e la F1 e la FIA hanno deliberatamente ignorato la cattiva condotta che lo ha privato di quel titolo”.
Prosegue ancora:”Il signor Massa non è in grado di quantificare completamente le sue perdite in questa fase, ma stima che probabilmente supereranno le decine di milioni di euro.
Senza una risposta soddisfacente da parte degli organi citati della F1, Massa intende “promuovere un’azione legale al fine di chiedere il risarcimento del danno subito”, aggiungendo anche il riconoscimento del titolo che “per quegli atti illeciti” non gli fu assegnato.