F1 | Ing. Stirano: ”I problemi Ferrari legati alla cinematica delle sospensioni”

La Ferrari torna dal gran premio di Canada con un buon risultato, viste le scorse deludenti prestazioni. A tal proposito è intervenuto a Pit-Talk, l'Ing. Stirano che ha espresso la sua suoi problemi Ferrari.

La Ferrari torna dal gran premio di Canada con un buon risultato, viste le scorse deludenti prestazioni. Seppur il risultato non sia da Ferrari, il quarto e quinto posto hanno mostrato una squadra nuovamente competitiva e sopratutto che ha saputo scegliere bene. La strategia della squadra di Maranello è stata molto positiva, nonostante il degrado gomme in Canada sia stato inferiore alle rispetto le scorse piste. A tal proposito è intervenuto a Pit-Talk, l’Ing. Stirano che ha espresso la sua suoi problemi Ferrari.

‘Canada è un circuito che impegna poco le gomme. Io un idea sui problemi Ferrari. Sono più portato a pensare che i problemi che c’erano, fossero più legati alla cinematica delle sospensioni della macchina. Se hanno trovato questa strada, che storicamente in Ferrari non percorrono spesso, lo vedremo nelle prossima gara se è giusta. Io sono d’accordo a non sbandierare troppo un cambio di direzione, è tutto da dimostrare”.

F1-Ing.Giorgio Stirano

”Penso sia la cinematica perchè, secondo me, il fatto che gli pneumatici vadano in crisi è successo sia nel veloce sia nel lento. A mio parere non è l’aerodinamica che crea questo problema. Se guardiamo la macchina, dovremmo vedere dei funzionamenti anomali dal punto di vista dell’Handling, se fosse l’aereodinamica. Quando, invece, le gomme non hanno un carico, non hanno un funzionamento cinematico corretto, li viene fuori che lo pneumatico va in surriscaldamento, aumenta la pressione interna e dopo un po le gomme vanno in crisi. Quindi, l’ideale per sfruttare a pieno lo pneumatico è avere una cinematica corretta. Io mi so fatto questa idea, poi ovviamente ci mancano un po di dati per validarle”.

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”Abbiamo visto la macchina che però ha avuto questi problemi sia nel veloce sia nel lento, allora bisogna vedere anche da altre parti e non solo l’aereodinamica. Poi c’è un altro problema. Ho l’impressione che in certi team, diciamo la Ferrari in questo caso, ci sia poca attenzione allo sviluppo della macchina. Mi riferisco allo sviluppo tipico che si fa quando si mette la macchina per terra. Sento dire troppo spesso in casa Ferrari, quando ci sono problemi, di fare un altra macchina. Invece no, cerchiamo di far andare quella che abbiamo perchè la macchina non nasce già pronta ma bisogna farla evolvere”.