In F1 quest’anno la Ferrari targata Vasseur è decisamente più competitiva rispetto all’inizio del 2023. Red Bull a parte, il Cavallino sembra essere (al momento) la seconda forza del mondiale. Inizia finalmente a vedersi qualche segnale della “cura Vasseur” in casa Ferrari? È ancora presto per dirlo, però la SF24 sta dando delle buone sensazioni, sia ai tecnici che ai piloti. Il team principal francese sta ricostruendo la Scuderia dal suo interno, tassello dopo tassello. Ma è chiaro che alla Ferrari c’è un’enorme pressione, dove i risultati devono arrivare subito, altrimenti son guai per tutti…
Ma a prescindere da come andrà la stagione di F1, Vasseur sarà anche nel 2025 alla guida della Ferrari? Sull’argomento è intervenuto Alberto Sabbatini ai microfoni di Pit-Talk. Il giornalista di Auto ha parlato del buon lavoro che sta facendo al momento Vasseur…
“Per me Vasseur gode del fatto che sta facendo un buon lavoro. Nel senso che lui ha preso la squadra in mano l’anno scorso con la macchina fatta dalla gestione precedente che non era competitiva, ha un po’ raddrizzato la situazione, può portare come vanto di aver vinto una gara in una stagione disastrata come l’anno scorso. Può portare come vanto di essere riuscito grazie a Elkann a portare Hamilton a Maranello che attirerà nuovi tecnici, ripeto non Newey. Però Hamilton è quello che serve per rendere ambita la Ferrari presso gli ingegneri, mentre attualmente fino a poco fa la Ferrari non era più l’obiettivo dove tutti volevano andare come punto di arrivo e di prestigio.”
“Quindi, grazie alla presenza di Hamilton, la Ferrari può diventare un obiettivo, non dico per Newey, ma anche per Newey, ma soprattutto per quella pletora di tecnici di alto livello che prima non avrebbero messo la curiosità di lavorare a Inghilterra davanti al prestigio di lavorare a Maranello. Quindi, grossomodo, sta facendo un buon lavoro. Però se tu mi dici che Vasseur il physique du role dell’uomo forte che serve per attrezzare una squadra, mi sembra un pochino troppo sorridente e pacioccone.”
Alberto Murador