Alla Red Bull c’è preoccupazione in vista del 2018

La Red Bull con il team principal Chris Horner avrebbe proposto di utilizzare anche per il 2018 quattro power-unit. Il regolamento in vista della prossima stagione prevede che se ne possano utilizzare solo tre per monoposto.

La Red Bull ha alzato la voce nell’ultimo Strategy Group svoltosi a Ginevra, con la scuderia anglo-austriaca rappresentata da Chris Horner. Stando ad indiscrezioni il team manager britannico avrebbe chiesto di mantenere anche per il 2018 la possibilità di utilizzare quattro power-unit a stagione, al posto delle tre concesse per il prossimo mondiale. In pratica di mantenere l’attuale numero di unità a disposizione per ogni monoposto per stagione.

Ma le modifiche attuate al regolamento sul fronte power-unit sono già state approvate da tempo dal Consiglio Mondiale. Poi tra l’altro lo “sfogo” di Horner non è servito a nulla in pratica, poichè la Ferrari rappresentata da Marchionne ed Arrivabene ha subito respinto la proposta del team-manager Red Bull.

Come riportato da Roberto Chinchero su Motorsport.it, tutti i costruttori sono già al lavoro da diverso tempo, investendo denaro ed energie per adattare le rispettive power-unit al regolamento 2018. Dunque sarebbe poco corretto cambiare le carte in tavole per soddisfare solo qualche “capriccio” della Red Bull.

Il team anglo-austriaco nutre profonde preoccupazioni in vista del 2018, sapendo che il vero tallone d’Achille della power-unit Renault è proprio l’affidabilità. Solo in questo ultimo GP del Brasile, i problemi che hanno afflitto i motorizzati Renault sono stati sin troppo evidenti.

La Red Bull ha dovuto girare con un motore “depotenziato” per arrivare al traguardo per esempio, mentre la Toro Rosso ha rischiato di non prendere nemmeno parte al GP carioca per via dei problemi legati al motore Renault.

In vista del prossimo mondiale la Red Bull si aggrappa ad un ritorno indietro sul regolamento delle power-unit, perchè sa che per lottare al titolo piloti e costruttori non basterà avere un ottimo telaio, ma bensì avere anche una power-unit potente ed affidabile allo stesso tempo. Già in passato la scuderia anglo-austriaca si era detta contraria ad un limite di unità motrici da poter utilizzare nel corso di una stagione.

Ora con solo tre power-unit a disposizione, per la prossima stagione sarà ancor più determinante il fattore affidabilità rispetto alla potenza.

Honda, ma anche Renault dovranno lavorare molto di più rispetto a Mercedes e Ferrari anche sotto questo fronte. Perchè con 21 GP nel 2018, il rischio è quello di veder vincere le monoposto più affidabili e non quelle più veloci, un po’ come già successo in questo 2017.

Alberto Murador