Ferrari: Binotto e Mekies soddisfatti, il pubblico un po’ meno

GP UNGHERIA F1/2022 - SABATO 30/07/2022 credit: @Scuderia Ferrari Press Office

In una recente intervista Mattia Binotto ha fatto il punto sulla stagione definendosi soddisfatto dei risultati sin qui raccolti. “Abbiamo spinto oltre i limiti”, da qui l’indaffidabilità della vettura.

Tempo di vacanze, tempo di bilanci. La F1 tornerà in pista il prossimo weekend a Spa in Belgio ed al momento si gode gli ultimi scampoli di vacanza. La pausa è stata utile per riflettere sulla stagione in corso analizzando a mente fredda i risultati ottenuti.

Mattia Binotto si dice soddisfatto e in un intervista a motorsport.com  spiega come la ricerca della prestazione assoluta abbia sacrificato il concetto di affidabilità.

Gli fa eco L. Mekies, direttore sportivo, che mostra come l’ambiente a Maranello sia sereno e collaborativo. Soprattutto tra i piloti, parole sue, in grado di resettare e patire da zero dopo ogni giornata storta in pista.

E di giornate storte quest’anno ce ne sono state parecchie, decisamente troppe.

Se le parole di Binotto possono aver senso davanti a quel concetto relativo alla ricerca di prestazione assoluta considerando di “lavorare per essere pronti prima del congelamento dei motori previsto per i prossimi 4 anni”, di certo non si può parlare di positività con tanta leggerezza.

 

La stagione della Ferrari non è per nulla positiva, e le criticità viste sin qui riguardano tutti i reparti. Affidabilità, strategie, gestione dei piloti in corsa.

Carpe diem! Mai come in F1 cogliere l’attimo è fondamentale per scrivere nella storia i propri successi. La Ferrari non era obbligata a vincere quest’anno anche dopo le mille promesse fatte. La Ferrari quest’anno aveva l’obbligo di mostrarsi una solida compagine in grado di contendere a Red Bull il titolo fino alla fine.

La colpa, grave di questa rossa versione 2022, non è solo quella di essersi persa per strada ma quella di averlo fatto contando su una monoposto al vertice ed un pilota di punta mai messo nelle condizioni di essere una vera prima guida.

Le parole di Binotto stonano con l’umore del popolo Ferrarista e fanno eco all’interno di una Ferrari in cui non pare esserci nessuno in grado di dire che le cose non stanno andando così bene come lui crede.

Dall’altra parte, annotiamolo, c’è un Wolff che non ha esitato a definire una “shitbox” la macchina di Hamilton. Ecco non è il caso della Ferrari ma la Ferrari quella rabbia mista a trance agonistica per ribaltare una situazione che non va sembra non averla. Nonostante abbia tutte le carte in regola per poter vincere.

Tra sette giorni riparte il mondiale, per tornare in corsa servirà un vero miracolo.