Abu Dhabi GP, qualifiche: Bottas si riscatta, le Ferrari inseguono

Bottas beffa Hamilton e centra l’ultima pole del 2017. Le Ferrari beccano oltre 4 decimi.

Alla fine Valtteri Bottas riesce a riscattarsi. In una seconda parte di stagione che l’ha visto un po’ eclissarsi, a favore di Hamilton, l’ultima qualifica della stagione lo riporta sotto i riflettori. In modo del tutto inaspettato, il finlandese ha strappato la pole a Hamilton, che sembrava ancora il favorito. Le Ferrari restano staccate a quasi mezzo secondo.

Le prime due manche non hanno visto sorprese, salvo per l‘esclusione di Fernando Alonso dal Q3 a favore di Felipe Massa. La zampata finale del brasiliano gli ha permesso di allungare la sua ultima qualifica in F1 fino al termine. Per il resto si è vista una prova di forza della Mercedes, che ha messo in pista soprattutto la superiorità della sua power unit. I due lunghissimi rettilinei nel secondo settore hanno messo in evidenza i 1000 e più cavalli del propulsore tedesco, in assetto da qualifica. Tutti gli altri potevano solo ammirare.

Nel Q3 quindi la lotta per la pole era un affare tra Hamilton e Bottas. E a sorpresa il finlandese è stato più veloce di circa 2 decimi. Bottas è rimasto dietro per tutto il weekend, ma è riuscito a piazzare la zampata vincente nel momento decisivo. C’è stato al termine delle qualifiche un ultimo assalto alla pole, ma i due alfieri Mercedes non si sono migliorati. Hanno abbassato il tempo Vettel, terzo, e Ricciardo quarto che è riuscito a scavalcare Raikkonen, quinto al termine.

Come detto quindi, Valtteri Bottas si è riscattato con una pole che sa di rivalsa. L’ha ottenuta su una pista simile a Sochi e Zeltweg, perciò ci sentiamo di dire che Bottas si sente a suo agio su queste piste. Rettilinei lunghi, curve secche e soprattutto asfalti lisci e poco abrasivi, semvrano essere il suo habitat naturale. Questo genere di piste stressa meno le gomme, e gli permette di essere più aggressivo nella guida. Negli onboard si vedeva come Bottas ritardava la staccata, sterzando in maniera molto decisa, gettando letteralmente la macchina in curva.

Questa prestazione gli serviva per dimostrare che non è solo il gregario di Hamilton, ma un pilota che, potenzialmente, possa dire la sua per obiettivi più grandi. Vedremo domani, e soprattutto nella prossima stagione, se davvero può ambire al massimo.