F1 | Monza: Regione in SIAS, arriva la Variante Saarinen?

Pare profilarsi un nuovo braccio di ferro tra la Regione Lombardia e ACI Milano sull’ingresso dell’ente nel gruppo dirigente di SIAS. Infatti, se è vero che l’ente presieduto da Ivan Capelli ha ora il pieno controllo sulla società che gestisce l’Autodromo di Monza, Roberto Maroni ha richiesto a gran voce di entrare nell’azionariato della società e, quindi, mettere le mani sull’autodromo. Nomine che però vengono sistematicamente bocciate dal Collegio sindacale, che per mettere in regola la società dopo i trascorsi della gestione Dell’Orto pare non intenda approvare nomine esterne, ossia non vicine ad ambienti provenienti dall’ACI.

Ma qui si gioca la partita, perché se è vero che l’ACI vuole la sua autonomia gestionale, è vero anche che quello che rischia di andare in pezzi è la chiusura del contratto con la FOM, visto che se la Regione non entra in SIAS, l’ACI potrebbe non avere a disposizione i 5 milioni di Euro in 4 anni che sarebbero necessari per coprire la cifra richiesta da Bernie Ecclestone. Se cos fosse, la palla passerebbe ad ACI Milano, che sarebbe costretta a incrementare la sua quota di partecipazione nell’assegno da versare alla FOM, anche perché se non ci fosse il Gran Premio la stessa esistenza di SIAS verrebbe messa in discussione, visto che è stata costituita proprio con il fine di organizzare il Gran Premio d’Italia.

Ma la novità, riportata da Il Cittadino MB – Quotidiano Online di Monza e Brianza, sarebbe che Ivan Capelli, Pierlorenzo Zanchi e Marco Coldani sarebbero stati ricevuti dalla stessa Regione e avrebbero concordato proprio l’ingresso dell’Ente in SIAS. All’uscita, infatti, lo stesso Zanchi si è detto ottimista visto che ormai si tratta solo di mettere nero su bianco i dettagli di questo ingresso, che dovrà essere ratificato dal CdA di ACI Milano. Modifiche anche statutarie che cambiano i rapporti di forza tra i due Enti, necessarie per dare alla Regione lo spazio che richiede. Solo che si profila come una partita complicata da chiudere molto in fretta, visto che la scadenza del 23 giugno (data di definizione dell a prima bozza di calendario 2017) si avvicina inesorabile.