F1 | “Ferrari 2024 stravolta!” – Le perplessità sulle parole di Cardile

Hanno fatto scalpore le dichiarazioni di Enrico Cardile, rilasciate nel corso dello scorso weekend in Olanda, che indicano il progetto Ferrari 2024 come totalmente stravolto rispetto ai due che l'hanno preceduto. Questa dichiarazione però ha lasciato qualche dubbio non solo a noi ma anche all'ing. Luigi Mazzola.

Charles Leclerc (Ferrari), Spa (Belgio) 2023 Ph: Alessandro Martellotta

Enrico Cardile, il direttore tecnico di Ferrari, ha recentemente rivelato che la vettura 2024 sarà completamente diversa rispetto ai modelli precedenti, riferimento ovviamente ai progetti 2022 e 2023 che hanno mostrato forti limiti sia di filosofia progettuale che – soprattutto – per quanto concerne gli sviluppi . Questa dichiarazione ha segnato un punto di svolta per la casa di Maranello, che ha riconosciuto (finalmente, potremmo dire) la necessità di un cambiamento radicale nella progettazione delle sue vetture.

Queste parole, però, hanno suscitato una forte critica da parte dell’ingegnere Luigi Mazzola, che ha affermato che tali dichiarazioni di Cardile “non hanno alcun senso”. Mazzola sostiene che Ferrari dovrebbe invece concentrarsi sullo sviluppo graduale delle aree critiche, piuttosto che su una completa revisione. Si sarebbero dovute individuare dunque le problematiche  in galleria del vento e step-by-step migliorare e sviluppare quelle poco alla volta, magari già introducendo upgrade sulla macchina di quest’anno da traslare poi sul progetto 2024.  

Tuttavia è opportuno sottolineare che la realtà del mondo delle corse, ora, è molto vincolante. Non si può scegliere di fare quello che si vuole nello sviluppo di una macchina, meno che mai al giorno d’oggi. Forse l’ingegnerissimo faceva ricerimento ai suoi tempi, quando i test erano liberi e la Ferrari poteva scegliere anche di fare i turni di notte per provare a Fiorano. Ma ad ora la storia è nettamente differente. Oggi si lavora indoor, al CFD e ai simulatori, e le ore sono pure limitate (se si vuole ragionare in termini di “legalità” e rispetto del regolamento e del budget-cap). 

In merito alla scelta di Ferrari di rilasciare queste dichiarazioni, proprio ora, Mazzola ha sottolineato come possa essere una mossa studiata per diminuire le critiche e le pressioni esterne. Il messaggio implicito sembra essere: “lasciateci lavorare in pace e non bersagliateci più di critiche!”.

Su questo ci sentiamo di essere molto in linea col pensiero di Mazzola. La dichiarazione sembra che sia stata studiata a pennello sia per quanto riguarda colui che l’ha detta (Enrico Cardile, appunto, uno che difficilmente vediamo alla ribalta delle telecamere e il cui peso specifico, quindi, risulta all’opinione pubblica nettamente più elevato proprio per il ruolo che ricopre e per il fatto che normalmente non è lui a comunicare certe cose), sia per le tempistiche, sia per gli scopi. Siamo d’accordo sul fatto che lo scopo era quello di non essere più “rotti le scatole da tutti” in questo momento dell’anno in cui è oggettivamente impossibile pensare di migliorare macchina e risultati. Inoltre, il voler uscire con queste parole, può individuare anche una presa di distanza netta e ufficiale dalle correnti progettuali precedenti.  

Ferrari sembra aver preso la decisione coraggiosa di perseguire una nuova direzione. Sarà interessante vedere come si svilupperanno le cose nel 2024 e se finalmente l’approccio e la filosofia progettuale siano stati indovinati.