Silverstone: God save the Formula 1, le pagelle britanniche

Un weekend affascinante e una gara senza spettacolo, così Silverstone 2023 va in archivio con l’ennesima vittoria di Verstappen e il premio costanza alla McLaren. Le pagelle del fine settimana.

MAX VERSTAPPEN – Voto 11
Talmente perfetto che stai diventando quasi noioso Max, bisogna dirlo.
Scherzi a parte, Verstappen viaggia sui binari anche qui, pista diversa ma stessa usanza. Impeccabile dalla prima all’ultima sessione con gomme a sfavore sulla carta ma talmente ben gestiste da sembrare le quattro stagioni. Unica nota forse “stonata” la partenza dove si fa palesemente sorprendere da Norris, poi mangiato qualche minuto dopo. AND COUNTING

LANDO NORRIS – Voto 9
Quando la macchina c’è, Lando risponde presente e tra Austria e Inghilterra la McLaren ha dimostrato di esserci eccome. Il britannico accarezza il sogno in casa, prima con un giro fenomenale quasi valido per la pole, poi con una partenza fulminea e i primi giri da leader della corsa e infine con quel secondo posto che gli regala ossigeno, bagno di folla in casa e la conferma di poterci essere. URGE MCLAREN DEI TEMPI MIGLIORI

LEWIS HAMILTON – Voto 8.5
Il pilota più atteso, l’idolo e il simbolo. Poteva mai mancare dal suo podio? Ovviamente no. Con o senza Safety Car quella di Hamilton era la classifica cavalcata con obiettivo finale, ampiamente raggiunto ancora una volta, ancora davanti a Russell e ancora con i gradi di capitano. Con una Mercedes in ordine il resto lo mette lui, tutti tranquilli. THE KING
OSCAR PIASTRI – Voto 8
Contribuisce al sogno McLaren e scopre il suo di sogno, ovvero quello di allungare i tempi del proprio post qualifica (e chissà, post gara) con le interviste di rito riservate ai primi tre. Il lavoro su Piastri sta funzionando e quando può resta sui ritmi del più navigato compagno. Doccia calda, caldissima al contrario delle docce fredde di inizio stagione. INVESTIMENTO

SERGIO PEREZ – Voto 6
Il nuovo incubo del messicano, a questo punto, diventa la qualifica con qualcosa o qualcuno che alla fine non va. Ancora una eliminazione dal Q1 per il buon Sergio, impossibilitato a far registrare un tempo sul giro valido anche grazie (o per colpa) di una pista via via in fase di miglioramento. La scelta di partire per primo con il giro lanciato non ha pagato per niente, aspettare qualche secondo no eh?
In gara la solita buona rimonta ma intanto il sedile inizia a ballare e non è porpoising. SERQ1O

ALEXANDER ALBON – Voto 7.5
Quasi da favola proprio come la McLaren di Norris davanti a quel pubblico che la Williams l’ha osannata e non vedrebbe l’ora di rifarlo. Albon sta dimostrando di poter fare la differenza con il minimo indispensabile crescendo insieme alla macchina. La qualifica resta la migliore da qualche anno a questa parte e peccato perché una clamorosa partenza nelle prime due file l’avrebbe meritata eccome. Qualche difficoltà in gara ma ancora e ampiamente a punti. IL ROSSO CHIAMA?

ASTON MARTIN – Voto 5
Gli “007” del paddock si aspettavano sicuramente qualcosa in più nel giardino di casa ma così non è stato. Una Aston opaca rispetto a Mercedes e McLaren, troppo diversa da quella di sette giorni prima per essere vera. Alonso limita i danni con un settimo posto (che a dirlo solo un anno fa sarebbe valso l’otto in pagella), Stroll fuori dai punti. OPACIZZATI

FERRARI – Voto 5
Vale lo stesso discorso dell’Aston Martin con la differenza che i tempi fatti vedere al venerdì e al sabato non sembravano niente male in ottica passo gara. Invece no, decisioni azzardate al muretto figlie di un ritmo gara non brillante, sia per Leclerc e Sainz, protagonisti del battibecco rivedibile nel sabato di qualifica. RESET

MCLAREN – Voto 8
Il duro lavoro ripaga sempre giusto? Ed eccoci qua. Protagonisti in casa propria e clamorosamente vicini alla Red Bull sia in qualifica che in gara (per quanto possibile). Difficile sapere se, da adesso, il livello resterà questo ma tra Red Bull Ring e Silverstone l’arancio-argento ha giocato da seconda forza a mani basse. ANDREASTELLARE

ALPINE – Voto 4
Chiudere con un doppio ritiro non è mai una cosa normale, tantomeno fortunata. Ocon e Gasly possono poco con questa stagione e questa macchina così altalenante, sennò adeguarsi e salire o a volte scendere (giù). ROLLERCOSTER FRANCESE