F1 | Ferrari SF23 – Il ciambellone bucato comincia a funzionare

Ferrari SF23, GP d'Austria, 2023, - foto di Alessandro Martellotta

Torno dopo un mese ad analizzare il lavoro svolto dalla Ferrari nel tentativo di migliorare in qualche modo la sventurata SF23.

Da Barcellona sono stati portati in pista una serie di aggiornamenti aerodinamici importanti e decisamente invasivi. Un vero e proprio cambio di filosofia aerodinamica che si sono, finalmente, ispirati ai concetti Red Bull. Avevamo raccontato di come la Ferrari avesse “bucato il ciambellone” https://www.f1sport.it/2023/06/f1-la-ferrari-ha-bucato-il-ciambellone/ e di come secondo il sottoscritto quella fosse la strada da seguire e che era stat seguita praticamente quasi da tutti.

foto di Alessandro Martellotta

Subito dopo la gara Spagnola le cose non andarono bene, ve lo ricorderete, come io ricordo chi, dopo solo una gara con il nuovo aggiornamento, ha voluto attaccarmi se non insultarmi. 

Sia in a Pit Talk che come ospite in varie trasmissioni, ho sempre cercato di spiegare come nell’immediato un aggiornamento tecnico, quando particolarmente invasivo, potesse anche fornire riscontri negativi. Trattandosi di interventi che stavano stravolgendo i concetti della SF23 era certamente qualcosa che poteva accadere ma che andavano però analizzati interpretati e corretti. Se un aggiornamento fornisce un valore opposto a quanto atteso è comunque un qualcosa che ti indica in che direzione devi andare. E lo ripeto: parlo di aggiornamenti che cambiano le filosofie progettuali. Ci vuole più tempo, certo, ma cosi si comincia: “Di qua fa peggio, vado di la”. “Adesso migliora, continui su questa strada”, con umiltà e pazienza. Difficilmente si vedono aggiornamenti che stravolgono le vetture, funzionare al primo colpo.

Ora servono solo delle conferme. Si, perché il  Canada e l’Austria non sono propriamente delle piste che forniscono risultanze assolute e affidabilissime. Lo sono certamente quelle di Silverstone (dove debutteranno le nuove gomme) e quella dell’Ungheria, dove il degrado gomme la fa da protagonista. 

Se poi si passerà queste due gare ottenendo riscontri positivi allora si potrà guardare al 2024 con ottimismo. Si al 2024, perché è in queste settimane che si comincia a pensare al progetto dell’anno successivo e se si sono ottenuti i riscontri attesi e si sono capiti come applicare quelle filosofie aerodinamiche tanto opposte al famoso “ciambellone” allora si può sperare pure di aver capito come lavorare e di poter realizzare una Ferrari per il 2024 competitiva. Se poi arrivasse qualche tecnico di “valore”, nel 2025 anche vincente. 

P.S. però fatemi dire … : “ve lo avevo detto io”!