F1 | Austria: Verstappen spavaldo, Ferrari gara positiva

Il GP d'Austria ci regala ancora un Verstappen imprendibile. Ottima la gara di Ferrari, che pur rimanendo attardata rispetto a Red Bull inizia a trovare una quadra, distanziando gli avversari per la seconda gara di fila. Significativi anche gli sviluppi di McLaren che chiude con Norris in P5.

Max Verstappen (Red Bull Racing RBPT), Austria, 2023 Ph: Oracle Red Bull Racing Twitter

Sono davvero molti gli spunti forniti dal GP di Austria appena conclusosi al Red Bull Ring. In primis, ovviamente, lo straordinario dominio messo in scena da Max Verstappen, che conquista così un’altra tappa di campionato; l’Olandese è stato seguito sul traguardo da Charles Leclerc che conquista il miglior piazzamento stagionale per la Rossa e, al terzo posto, dal compagno di squadra autore di una muscolosa rimonta dalla 15ma posizione in griglia. Termina ai piedi del podio l’altra vettura di Maranello che con Sainz ha messo in mostra una straordinaria difesa su Peréz. Ma andiamo con ordine. 

Il Gran Premio si apre con due attacchi immediati di Leclerc su Verstappen in curva tre e quattro che però vengono prontamente respinti dal pilota RedBull proprio quando sembrava che il monegasco fosse riuscito a portare la zampata. Nelle retrovie, tuttavia, un contatto tra Yuki Tsunoda e Esteban Ocon in curva uno porta in pista la prima safety car di giornata che ricompatta il gruppo e congela la gara per qualche tornata. 

Alla ripartenza le Ferrari si dimostrano essere la seconda forza sul circuito austriaco, infatti, Leclerc e Sainz iniziano a scavare intorno a loro una terra di nessuno perdendo terreno nei confronti del leader Verstappen e guadagnando rispetto ad Hamilton in P4.  In questa fase di gara il pilota Spagnolo sembra essere più veloce del compagno di squadra ma, nonostante le insistenze, il team nega l’ordine di scuderia, possibilmente costando qualche secondo alla gara complessiva di Sainz. 

Ma il vero patatrack accade al giro 15 quando, durante un regime di VSC, la Ferrari effettua un doppio pit con Sainz che paga cara la sosta lunga del compagno Leclerc, rientrando in P6. 

Da qua però inizia la storia delle rimonte di oggi che vedono protagonista, appunto, l’alfiere della Ferrari e Sergio Peréz che facendosi largo tra le curve, raggiungono nelle fasi finali della gara la terza e quarta posizione rispettivamente, innescando un fantastico duello durato 4 giri per il gradino più basso del podio. A spuntarla sarà Peréz ma Sainz si è distinto per una feroce difesa con gomme più usate e, soprattutto, con un mezzo inferiore alla RedBull. 

Sul finale di gara, infine, arriva l’ultimo guizzo di Max Verstappen che nonostante il parere contrario del team, decide di dare una prova di aggressività e carattere sfidando i rischi di un ultimo pit stop con solo due secondi di margine su Leclerc per montare gomma morbida e strappare al suo compagno di squadra il punto del giro più veloce. Dato il vantaggio in campionato un rischio del genere sembrerebbe ingiustificato ma Max non lo sa e punta solo a dare sempre la massima dimostrazione di forza.

Si conclude così la gara austriaca con ancora molti spunti da analizzare che spaziano dalle polemiche sui track limits alla risalita Ferrari, passando per i cali di Aston Martin e Mercedes e i picchi di McLaren.

Aggiornamento: a seguito delle proteste portate da Aston Martin Racing e altri team, nelle quali si evidenziavano numerose violazioni di track limit non sanzionate in gara, ci sono state penalità in classifica per ben otto piloti e nella tardissima serata di ieri si è avuta una nuova classifica finale del Gran Premio d’Austria e le relative classifiche mondiali .

 

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