Fabiano Vandone ospite a Pit Talk ragiona sull’influenza delle regole FIA e della penalità comminata lo scorso anno per lo sviluppo della Red Bull 2023.
Nello specifico, FIA prevede una sorta di classifica inversa per l’assegnazione delle ore in galleria del vento e simulazione CFD.
Chi arriva primo nel campionato ha meno ore a disposizione del secondo, e progressivamente fino a chi è arrivato ultimo ed ha il massimo delle ore disponibili.
Quanto è stata colpita la scuderia di Milton Keynes da questo regolamento? Risponde Vandone:
“Questa è la classica regola FIA che, nel momento di essere scritta, ha davvero l’intento di creare un bilanciamento delle prestazioni fra scuderie, tentando di avvicinare i team minori a quelli più vincenti.”
“Una volta applicate però, queste regole si rilevano inadeguate o aggirabili.”

“Prendiamo ad esempio Alpha Tauri, è la macchina che più assomiglia a Red Bull perché, essendo arrivata nona in campionato, ha 1056 ore in galleria del vento a disposizione, contro le sole seicento di Red Bull.”
“Questo esempio significa solo una cosa: se si vuole essere competitivi è necessario avere un team junior con una vettura gemella che farà sperimentazione al proprio posto”
“Ai test avremo questa conferma: le differenze tra Red Bull ed Alpha Tauri saranno risibili.“
“Anche in una logica di progettazione, la possibilità di spostare i componenti tra vetture permette di entrare in una economia di scala che fa ridurre i costi di studio e simulazione.”
“A tutto questo aggiungiamo l’enorme vantaggio di avere quattro piloti concentrati sullo sviluppo della stessa soluzione.“