F1 | Horner: ” Non sono sorpreso dall’addio di Binotto”

Continua a far rumore l'addio di Mattia Binotto dalla Ferrari. A dire la sua ci ha pensato il team principal Red Bull, Christian Horner.

Il team principal Red Bull, dopo aver spento le improbabili voci che lo vedevano vicino ai colori del team di Maranello, esprime un suo parere sulla vicenda team principal Ferrari. Mattia Binotto ha da poco iniziato, dopo 28 anni in rosso, il suo ultimo mese con il team italiano. Non sono mancate le voce provenienti dall’esterno, sia dagli altri team principal sia da gli altri piloti. Uno su tutti, il team principal Red Bull, Christian Horner.

F1- Mattia Binotto e Christian Horner

Il britannico ha commentato cosi l’addio di Binotto, e ha spento tutte le voci che lo vedevano vicino alla Ferrari. ‘Sinceramente non sono molto sorpreso dell’addio di Binotto. E’ una scelta della Ferrari, e da quando sono alla Red Bull questo è il sesto team principal diverso. Chiaramente è molto difficile per Mattia, anche perché avevano una gran macchina quest’anno, era veloce ed erano molto competitivi. Io al suo posto? Il mio impegno è totale con la Red Bull, sono qui sin dall’inizio e il mio legame è strettissimo”.

F1-Verstappen in azione durante il GP di Singapore.

Il team principal Red Bull, ha poi speso due parole anche sulla stagione passata, in cui il suo team ha vinto tutto ciò che poteva conquistare. ”La nostra squadra ha fatto un lavoro straordinario. Abbiamo presentato una vettura così competitiva e ci siamo ripresi dopo un doppio ritiro in Bahrain nel giorno in cui la Ferrari aveva ottenuto una doppietta’‘. Christian Horenr ha poi proseguito: ”Non abbiamo mai perso di vista il nostro obiettivo. La doppietta ottenuta ad Imola ci ha permesso di mettere pressione alla Ferrari e di non darle respiro. Abbiamo continuato a sviluppare efficacemente la vettura, riuscendo a perdere un po’ di peso. Max è stato in forma strepitosa quest’anno. Se ripensiamo ad alcune gare del 2022, le prime sono state così combattute con la Ferrari come quella a Miami, in Arabia Saudita e persino in Bahrain”.