F1 | Hockenheim 1982: nel ricordo di Tambay e la sua prima vittoria in Ferrari

F1 - nel ricordo di Patrick Tambay, ex pilota Ferrari, raccontiamo la sua prima vittoria in F1 e in Ferrari, ad Hockenheim, nel 1982.

nel ricordo di Tambay

Nei giorni passati si è diffusa la notizia della morte di Patrick Tambay, ex pilota F1 e Ferrari, erede designato di Gilles Villeneuve, dopo la sua dipartita.

Tambay nonostante tutto ha avuto una carriera di tutto rispetto in F1. Arrivando in Ferrari per sostituire uno dei piloti più talentuosi dell’ultimo periodo, sicuramente non deludendo le aspettative. Andava a completare una line-up tutta francese, con Didier Pironi al suo fianco. Il pilota parigino non brilla da subito, a Zandvoort nel 1982, mentre Pironi vince la gara, conclude soltanto ottavo. Dopo però inanella una seria di gare e risultati fondamentali per la vittoria del titolo costruttori della Scuderia di Maranello.

Il culmine arriva in Germania. In un GP fatale per oltre metà della griglia, la nuova leva della Ferrari a bordo della 126 C2, da quinto, arriva primo, strappando una vittoria fondamentale per la corsa al titolo costruttori.

Patrick Tambay nella sua seppur breve parentesi in Ferrari, ottiene due vittorie. La seconda, molto più acclamata, quella di Imola 1983. Un intreccio di destini, quello di Tambay, che eredita la monoposto numero 27 di Gilles, amico da sempre del pilota francese. Le vittorie di Tambay in un periodo storico molto cupo per la F1, segnano simbolicamente il ricordo di Villeneuve.nel ricordo di Tambay

Associare i due piloti è pressochè sbagliato, ma sicuramente c’è tanto di evocativo in questo intreccio, difficile da dimenticare per i tifosi della rossa. Tambay all’Hockenheinring vince. Nel GP in cui il suo compagno, Didier Pironi, a causa di un grave incidente nelle prove libere, decide di abbandonare per sempre la F1.

Quella di Tambay era una vittoria di speranza, oltre che di rilancio nella massima seria, speranza per una Ferrari che soffriva ancora l’addio di Gilles e doveva fare i conti anche con l’abbandono di Pironi, ma che poteva contare sul talento e la simbola presenza di Patrick Tambay.

Ciao Patrick.