La F1 sta vivendo una fase piena di cambiamenti, sia per quel che riguarda il presente, sia in ottica futura. Dai cambiamenti (continui) nei regolamenti sportivi, per poi passare anche nelle nuove normative tecniche. Il 2026 sarà un anno importante per il circus con l’introduzione delle nuove power-unit. Motori semplificati nella loro architettura, ed al tempo stesso con una parte elettrica più influente.
E con l’arrivo delle nuove generazioni di power-unit, in F1 ci saranno nuovi competitor in griglia. L’arrivo di Audi è già cosa certa, con l’annuncio della partnership con Sauber dal 2026. Interessante sarà capire se il marchio di Ingolstadt fornirà solo i motori al team elvetico (come detto inizialmente) oppure realizzerà l’intera monoposto di F1.
Anche il marchio Porsche aveva annunciato il suo ritorno nel circus come fornitore di power-unit, con un accordo quasi fatto con Red Bull. Poi però il team di Milton Keynes ha fatto saltare l’accordo con la casa di Stoccarda, spiazzando così i vertici della Porsche. Da quanto emerso Horner e Marko non avrebbero accettato di cedere parte del team alla casa di Stoccarda senza poter più prendere le decisioni importanti all’interno della scuderia di Mateschitz.
Dunque allo stato attuale delle cose, la Porsche sembra destinata ad abbandonare la F1 ancor prima di esservi tornata. Indiscrezioni tuttavia parlano di un interessamento della casa tedesca nei confronti della McLaren… Ipotesi difficilmente realizzabile dato l’ottimo rapporto che c’è tra la scuderia inglese e Mercedes, che fornisce i propulsori attualmente alla McLaren. Più probabile che Porsche lasci perdere il progetto F1 per dedicarsi completamente al Mondiale Endurance ed al campionato IMSA.
Ad ogni modo fermo restando sull’arrivo di Audi, e sul probabile ritorno in forma ufficiale di Honda dal 2026 (con Red Bull), altri costruttori starebbero valutando l’ingresso in F1. Stando a quanto riportato da Auto Motor und Sport, Ford e Hyundai stanno monitorando con interesse un possibile ingresso nel circus, però dal 2027. Il costruttore americano e quello coreano hanno tempo sino a giugno 2023 per poter decidere, presentando la loro domanda alla Federazione, beneficiando così di un bonus ulteriore di 25 milioni di dollari da investire per i nuovi costruttori.
Chiaramente Liberty sarebbe più che contenta veder tornare il marchio a stelle e strisce in F1, a distanza dei primi anni 2000 quando la casa di Detroit era presente attraverso il team Jaguar (al tempo sotto il controllo Ford). Mentre per Hyundai il discorso è diverso, sarebbe l’esordio assoluto nella massima serie.
La casa coreana è attualmente impegnata nei campionati turismo, ma soprattutto nel mondiale rally (così come la Ford). Logicamente entrambi i marchi sarebbero i benvenuti da parte della FIA, incapace in questi ultimi anni nell’attrarre nuove case automobilistiche con regolamenti tecnici a dir poco complessi..
Alberto Murador