F1 | Monza, una storia lunga un secolo

Dici Monza e dici Formula 1. L’Autodromo Nazionale, oltre a rappresentare un unicum nel panorama della Formula 1 (anche per le caratteristiche che i tracciati hanno assunto nel corso degli anni, anche se gli ultimi arrivati come Baku e Città del Messico sembrano aver innalzato il dato relativo alle velocità di punta) è anche uno dei tracciati più antichi della storia, oltre che l’unico a essere sempre stato presente all’interno del calendario (fatta eccezione per il 1980). 

F1, Monza 1952

La pista dei grandi trionfi ma anche dei grandi drammi, che nel corso degli anni spesso e volentieri si è vestito di rosso, a partire dal 1951, con la prima doppietta firmata da Ascari e Gonzales, con “Ciccio che l’anno dopo porta la Rossa al primo trionfo iridato della sua storia grazie a una vittoria che porterà al primo grande bagno di folla targato rosso Ferrari. 

F1, Gethin, Monza 1971

Tra l’altro, proprio per la sua collocazione in calendario, spesso Monza è stata la pista sulla quale si è assegnato il titolo, soprattutto negli anni Settanta, quando Emerson Fittipaldi, Niki Lauda, Mario Andretti e Jody Scheckter hanno colto il trionfo iridato proprio sul tracciato brianzolo. Ma proprio qui inizia il viaggio in quelli che sono stati i grandi drammi che si sono consumati a Monza, a partire proprio da Ronnie Peterson e dalla sua Lotus impazzita che si incendia al termine del rettilineo, lo stesso destino che coinvolse Wolfgang Von Trips e Phil Hill, che conquistò il titolo del 1961. Quanto accadde al ferrarista segnò la fine della curva sopraelevata, realizzata anche con l’obiettivo di disputare la “500 Miglia di Monza”, mutuata dall’omologa gara di Indianapolis e che venne abbinata proprio alla gara americana, ma dal 1961, edizione del Gran Premio in cui oltre a Von trips morirono 11 spettatori, si decise di abbandonare la sopraelevata. Quello del 1978 è stato probabilmente l’ultimo dei grandi drammi di Monza, preceduto dalla tragedia di Jochen Rindt e da quella ancora avvolta nel mistero di Alberto Ascari, perito nel corso di un test. Ma la tragedia più clamorosa, forse, è stata quella che nel 1970 ha consegnato alla leggenda Jochen Rindt, con il titolo mondiale che gli verrà assegnato postumo nonostante gli assalti delle Ferrari di Ickx e Regazzoni (il ticinese vincerà quella gara). Una tragedia che per certi versi appare ancora misteriosa, specie se si considera che Enzo Ferrari si era messo sulle tracce dell’austriaco e lui non ha mai ricambiato l’interesse. 

F1, Ronnie Peterson, Monza 1978
F1, Ronnie Peterson, Monza 1978

Ma oltre alle grandi tragedie ci sono state anche le grandi imprese, come quella di Peter Gethin nel 1971, che vince con il distacco minore della storia, 1 centesimo su Ronnie Peterson, e quella di Jim Clark nel 1967, che dopo essere stato doppiato da tutti a causa di una foratura riesce a sdoppiarsi e a ripassare tutti una seconda volta, fino a riagguantare la testa della gara. Una vittoria che avrebbe dell’incredibile se solo Clark non venisse fermato dalla pompa della benzina, che lo fa retrocedere al terzo posto. 

Tra l’altro, esattamente 50 anni fa Emerson Fittipaldi conquisterà proprio a Monza il primo dei suoi due titoli mondiali, vincendo una gara in rimonta dopo essere scattato dalla sesta posizione ed essersi sbarazzato, tra le altre, delle due Ferrari di Ickx e Regazzoni e della Tyrrell di Stewart, che gli partivano davanti. Emerson diventò il pilota più giovane della storia ad aggiudicarsi il titolo, record che verrà battuto nel 2005 da Fernando Alonso. 

F1, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve, Monza 1979
F1, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve, Monza 1979

La Ferrari, come detto, negli anni Settanta sarà una delle grandi protagoniste sul circuito di Monza, con i titoli conquistati da Niki Lauda nel 1975 e da Jody Scheckter nel 1979, ma anche con la grande impresa dell’austriaco nel 1977, che coglie un incredibile quarto posto a poche settimane dalla tragedia del Nurburgring. Ma ci sarà spazio anche per la vittoria delle tre Ferrari nel 1982, cion il successo di René Arnoux davanti a Tambay e Andretti che viene salutato da un bagno di folla dopo l’annuncio che proprio il Drake lo aveva messo sotto contratto per la stagione successiva al fianco di Tambay. 

F1, Gerhard Berger, Monza 1988
F1, Gerhard Berger, Monza 1988

Il Drake, appunto. Il magnate dell’automobilismo sportivo mondiale a Monza ha vissuto grandi trionfi e grandi drammi, come appunto quello di Von Trips, proprio a Monza sembra aver messo la firma su quella straordinaria doppietta che lo saluterà dopo la sua scomparsa, con Berger e Alboreto che approfittano dell’errore di Senna per involarsi verso una doppietta che ha dell’incredibile ma che ogni appassionato in cuor suo ha sperato che accadesse e così è stato. 

F1, Michael Schumacher, Monza 1996
F1, Michael Schumacher, Monza 1996

La Rossa ha vissuto grandi vittorie ma anche cocenti delusioni, come quelle consecutive del 1994 e 1995, dove l’accoppiata Alesi-Berger era sembrata in entrambe le occasioni lanciatissima verso la doppietta ma in entrambe l3e edizioni un incredibile guasto ha sfumato la gioia della vittoria con un ritiro tanto incredibile quanto beffardo. Ed ecco una “prima volta”, quella di Johnny Herbert che l’anno dopo vedrà – incredibile ma vero – il primo successo in terra brianzola di Michael Schumacher, suo ex-compagno di squadra, e l’ano dopo ancora il primo squillo di David Coulthard, che approfitta di un errore ai box di Alesi per sopravanzarlo. Una serie di prime volte a Monza che diversi anni più tardi saranno seguite da una prima volta assoluta di un pilota che ha tentato negli anni d ripercorrere le orme del Kaiser: Sebastian Vettel. Il tedesco di Heppenheim sbaraglia tutti nel 2008 in un weekend bagnato nel quale conquista la pole position e domina la gara sotto la pioggia dall’inizio alla fine, regalando una grande soddisfazione a Gerhard Berger alò timone della Toro Rosso. 

F1, Sebastian Vettel Monza 2008
F1, Sebastian Vettel Monza 2008 (Photo by Peter Fox/Getty Images)

Vettel e Schumacher, uniti dal destino di vincere regaleranno altre soddisfazioni al popolo di Monza, ma per Schumacher ci sarà anche il momento delle lacrime. Nel 2000 infatti sarà l’incidente mortale di Paolo Gislimberti e il fatto di aver raggiunto il record di Senna a porta Schumacher a piangere in conferenza stampa, a suggellare un trionfo che porta con sè i segni di un dramma che coinvolge uno dei Leoni della CEA. Altre lacrime, quelle dell’anno prima, di grande rabbia da parte di Mika Hakkinen che si gira alla prima variante mentre era in testa e butta in fumo una vittoria praticamente certa nel corso delle prime tornate, getta il volante nella via di fuga e va a nascondersi dietro un cespuglio, in una stagione pazza che alla fine lo vedrà uscire da trionfatore. Drammi consumati e drammi sfiorati, come quello che vede protagoniste le due Minardi con Christian Fittipaldi che si invola letteralmente sul rettilineo d’arrivo dopo essersi scontrato con il compagno di squadra fluttuando in aria prima di tornare al suolo, senza subire conseguenze. 

F1, Fernando Alonso, Monza 2006
F1, Fernando Alonso, Monza 2006

E cosa dire della vittoria del 2006? Una vittoria condita dalle polemiche con il popolo rosso che esplode alla rottura del motore di Alonso che spiana la strada all’ultimo trionfo di Schumacher in terra brianzola. Lo spagnolo però 4 anni dopo si prende la scena grazie a una gara in cui trionfa grazie alla strategia, che gli consente di sopravanzare la McLaren di Button che già stava pregustando il gradino più alto del podio. Un capolavoro di strategia come quello di Schumacher del 1996, che regala un’altra soddisfazione al popolo rosso dopo quelle del Kaiser e di Barrichello, che negli anni dei trionfi mondiali portarono alla Rossa di Maranello diversi trionfi in terra monzese. 

F1, Daniel Ricciardo, Monza 2021
F1, Daniel Ricciardo, Monza 2021

E si arriva ai giorni nostri, con le vittorie di Lewis Hamilton, ben 5, di cui quella più significativa è stata quella del 2018, in cui si sbarazza delle Ferrari di Vettel e Raikkonen sopravanzandoli praticamente da subito, al primo giro il tedesco e alla ripartenza dopo la safety car il finlandese. L’impresa dell’inglese precede l’ultimo tr5ionfo rosso, quello di Leclerc, e le vittorie di Gasly e Ricciardo, che hanno approfittato entrambi di quanto accaduto a Hamilton, che nel 2020 incappa in una penalità per essere entrato a cambiare le gomme con la pit-lane chiusa e nel 2021 è protagonista di un incidente con Max Verstappen. 

Monza è diventato un circuito per certi versi atipico, specie dopo le modifiche a Hockenheim, e nel corso della sua lunga storia ha regalato di tutto: grandi vittorie, cocenti delusioni, imprese e sorprese che sono rimaste scritte sui libri di storia e ora si appresta a vivere l’edizione del centenario. Un’edizione che rende omaggio alla storia del circuito monzese e che anche nell’edizione del centenario non è certo stata avara di emozioni, con il duello tra Charles Leclerc e Max Verstappen risoltosi nelle battute finali.