F1 | Monza, che pasticcio il centenario

Monza delude tifosi e appassionati, piloti e team. L’unico grande vincitore è stato il pubblico numeroso come se ci fosse una Ferrari in vetta al mondiale. Leclerc va a podio, per Verstappen l’undicesimo trionfo stagionale.

Dal punto di vista sportivo nulla da eccepire. Verstappen a Monza ha trionfato per la quinta volta di fila in stagione conquistando la vittoria numero 11. Un ruolino da campione del mondo. A breve lo sarà di nuovo, un fenomeno.

F1, Verstappen a Monza 2022

trovo giusto sportivamente parlando, nulla centra il tifo, che il suo nome vada nell’albo d’oro della centenaria storia del nostro Autodromo Nazionale. Lo meritava, finalmente ci è riuscito.

La Ferrari ha fatto quanto poteva per regalare una domenica di passione al proprio popolo. La pole di Leclerc ha fatto sperare in un impresa impossibile. Ci sono voluti 13 giri per tornare alla realtà. La Ferrari anticipa la sosta e perde la corsa. La macchina e mangiava la gomma o evidentemente ancora si è scelta una strategia non al top. Rimane la sensazione che vincere la gara fosse impossibile ma che almeno ci si potesse provare con un po’ più di coraggio. Ad infiammare la folla ci ha messo del suo anche Sainz, straordinaria la sua rimonta sino al 4° posto.

Il finale è stato ricco di polemiche. Prima il ritardo nel far uscire la SC poi la difficoltà della stessa a ricompattare il gruppo. Qualcosa è andato storto. Non credo ci fossero gli estremi per una bandiera rossa, la McLaren era parcheggiata a bordo pista. Nessun incidente, nessuna barriera rovinata. Se il fatto fosse successo a metà gara la cosa non avrebbe generato polemiche. Però, proprio in quei momenti  è accaduto ciò che non sarebbe mai più dovuto succedere. Un trattore in pista contromano a recuperare la macchina di Ricciardo no, proprio non doveva esserci. In quel caso lì sì  che doveva esser data la bandiera rossa. Il motivo? Basta un nome e cognome. Jules Bianchì.

F1 – McLaren rimossa dopo l’uscita di pista a Monza, 2022

La bandiera rossa avrebbe regalato al pubblico un finale da favola. Avrebbe fatto sì che il finale di gara fosse stato un fatto sportivo e non protocollo di regolamento. Se la F1 vuole dare spettacolo ieri ha fallito. Non per l’episodio in sé ma per quel trattore in pista contromano tra le monoposto, si era detto mai più!

Ciò non deve dare giustificazioni alla Ferrari che in questo finale di stagione pare accusare pesantemente un bel distacco da Red Bull. Delude anche Elkann. Cosa avrei voluto sentire da lui? “Non siamo ancora abbastanza competitivi, me lo aspetto il prossimo anno. Quanto a Monza domani voglio vincere” … invece alla vigilia della gara di casa se ne uscito con l’augurio di portare a casa un mondiale entro il 2026! Senza parole.

Non parliamo poi della qualifica al sabato. Ore ed ore per definire al netto delle penalità la griglia di partenza, inammissibile!

Delude Monza. Quello del centenario doveva essere un evento irripetibile, la celebrazione di un mito mondiale. All’interno solo qualche inutile campo da Padel, aree sequestrate e poi dissequestrate. Nulla di diverso dai GP precedenti. Una figuraccia globale . Dov’era la storia? Dov’erano per la città le monoposto vintage, gli eventi? Le testimonianze di una storia unica al mondo? Davvero un occasione persa.

Merita un applauso il pubblico, numerosissimo nonostante tutto. Uno spettacolo solo quello. Nella massa i soliti cretini a fischiare il vincitore. Ma li è mancanza di cultura sportiva, non si risolverà a breve.

 

Alessandro Francese
Alessandro Francese
Appassionato di sport, motori e Alfa Romeo ho sempre cercato di fare dei miei interessi un lavoro. Dalla tesi su Gianni Brera al mio impegno quotidiano in una concessionaria, almeno in parte, credo di esserci riuscito. Questo però è solo l'inizio! "Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere." Cit. Ayrton Senna

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