Nella puntata numero 314 di Pit Talk è intervenuto l’ingegnere Luigi Mazzola. Tra gli altri argomenti trattati, ha anche risposto ad alcune domande legate al nuovo regolamento, in molte parti poco chiaro.
F1 – Uno degli argomenti che ultimamente all’interno del mondo F1, sta tenendo banco, è sicuramente il “tema regolamento“. Non si capisce infatti, quali siano le regole, cosa è permesso fare oppure no, cosa si possa cambiare o meno. Ogni Team ovviamente, cerca di portare l’acqua al proprio mulino, ma così facendo starà infrangendo qualche regola o qualche cavillo interno all’insieme di norme?
Proprio in merito a questo è intervenuto a Pit Talk, l’ingegnere Luigi Mazzola che ha detto:
“Parlando del fondo delle macchine è necessario partire dal presupposto che se qualcuno flette il fondo più del dovuto non va bene. I contenziosi nascono perché qualcuno si accorge delle modifiche e parla. Magari c’è qualche team che si prende qualche libertà in più e siccome segnalato da altri viene controllato anche dalla Fia. Quindi in casi del genere potrebbe generarsi una serie di favoritismi a seconda che venga presa o meno la decisione di “punire” questo strappo. Ma alla base se c’è qualcuno che flette di più il fondo sta comunque in qualche modo infrangendo il regolamento che invece bisognerebbe rispettare”
L’ingegnere Mazzola ha poi continuato rispondendo alla domanda sui cambiamenti futuri che la Federazione vorrebbe mettere in atto (alzare la parte esterna del fondo di 25 mm):
“Io sono totalmente contrario a tutto questo perché si sta cercando di mettere dei palliativi a qualche cosa che è nata male (il regolamento, ndr). Voglio essere chiaro: per gli ingegneri o gli aerodinamici, il regolamento è un macello. Perché gli esperti hanno una visione molto diversa della vettura. Faccio un esempio che riguarda il passato: se andiamo a vedere le macchine degli anni 80 il pilota non riusciva neanche ad entrarci. Non era funzionale la macchina però magari in pista, a livello aerodinamico, funzionava benissimo.
L’aerodinamico ha quindi una visione della monoposto che segue i principi di aerodinamica, principi che ogni team cerca di adattare alla propria vettura. Il regolamento tecnico quindi dovrebbe essere fatto da una persona che ha una visione generale della F1 ma che non sia specificatamente tecnico, altrimenti si va a finire in discorsi troppo complicati. Dopodiché è chiaro che i team cercano di creare ciò che è comodo per loro che non significa barare ma comunque portare la monoposto vicino alle cosiddette “aree grigie”.
Che quindi si possa modellare la macchina in qualsiasi modo si voglia”. Chissà se il prossimo GP francese, che si correrà domenica 24 luglio, riserverà qualche sorpresa in fatto di aerodinamicità.