Ultimo back-to-back prima delle vacanze estive. Prima il GP di Francia poi subito dopo quello d’Ungheria. Due gare che potrebbero riaprire il mondiale, la Ferrari è in recupero. Contro la Red Bull forse servirà anche una mano da Mercedes.
E’ stato e sarà un luglio di fuoco non solo per le temperature roventi che certamente non risparmieranno nemmeno il Paul Ricard. Quello che volgerà al termine con le gare di Francia ed Ungheria e facile venga ricordato come il mese cruciale del mondiale 2022.
A Luglio la Ferrari ci era arrivata in pezzi. Soprattutto dopo le batoste di Monaco e Baku, che avevano disilluso le velleità nate l’ottimo inizio stagione. Sembrava finita, invece la Rossa ha reagito e con le vittorie di Silverstone e Austria, di nuovo si è candidata al titolo di pretendente al trono che appartiene a Red Bull.
Insomma, la Ferrari nell’operazione recupero è a metà dell’opera. Leclerc è staccato 38 punti da Verstappen, la F1-75 si dimostra sempre veloce anche se terribilmente fragile. E’ tempo di crederci e spingere perché in Formula 1 vige il concetto del carpe diem. Cogli l’attimo, la monoposto ora c’è e va sfruttata. In questo sport nulla è più incerto del futuro. L’unica certezza è provarci se c’è una microscopica possibilità di riuscirci. Il primo macht-point per tornare in corsa Leclerc l’avrà domenica in Francia.
Ogni gara ora è come una finale.
Red Bull proverà un nuovo fondo già al venerdì ma la Ferrari non dorme. Il suo cruccio è l’affidabilità non certo la resa in pista. Dopo l’Austria è chiaro che nel box sarà necessario dar precedenza ad un concetto di gerarchia ben definito tra i piloti. Alcuni dicono che è presto, – Paolo Ciccarone a Pit Talk– altri non vedono come non possa essere l’unica scelta possibile quella di fare Leclerc prima guida.
Lo dicono i numeri non le preferenze.
Quello del Paul Ricard è un tracciato storico della Formula 1. Diciassette edizioni dal 1971 al 1990, un lungo stop e il ritorno nel 2018. Qui la Ferrari ha vinto solo due volte, nel 1975 grazie a Niki Lauda e nel 1990 con Alain Prost. Nelle ultime tre edizioni due i successi per Hamilton uno per Verstappen.
Proprio la Mercedes punta al GP francese con ottimismo. Hamilton è reduce da qualche podio consecutivo e qui la sua macchina potrebbe confermare quel passo in avanti che aveva fatto intravedere a Silverstone. Proprio la Mercedes potrebbe rivelarsi un’alleata della Ferrari si mettesse anche lei a battagliare con Red Bull.
Hamilton è tornato ad essere carico. Non lotta per il titolo ma per un record ad ogni modo straordinario. Vincesse almeno un GP quest’anno non interromperebbe una striscia che lo vede vincitore di almeno una gara dal lontano 2007.
Una Ferrari decisa nell’unica strategia possibile potrà dire la sua. Francia e poi Ungheria. Lì sapremo se si potrà sognare da fine agosto in poi un titolo che manca dal 2007.