F1 | Mazzola: “2022 Ferrari? In bocca al lupo!”

F1 Binotto

L’ingegner Mazzola, ospite a Pit Talk, ci racconta un po’ della situazione presente e futura che si respira in Ferrari. La quale alla luce dei risultati recenti, non dovrebbe essere molto rassicurante in vista delle importantissime sfide del prossimo futuro. 

 

Nell’ultima puntata di Pit Talk abbiamo avuto il piacere di ascoltare l’ingegner Mazzola sul 2022 fronte Maranello.

“La Ferrari ha le potenzialità per fare qualcosina anche quest’anno oltre che progettare il 2022. Non è la AlphaTauri o la Sauber, stiamo parlando di Ferrari. Questo atteggiamento è quello di chi guarda dall’alto verso il basso, non c’è spinta né voglia né necessità di cambiare.”

I problemi in Ferrari non sembrano essere lontanamente vicini ad una soluzione. In questo 2021 si era preannunciata l’impossibilità di una lotta per il titolo, ma è insostenibile tirarsi indietro anche dalla lotta per il terzo posto. La Ferrari deve avere i mezzi per poter dare di più nel corso di questa stagione e dare certezze per la prossima. Certezze che sembrano essere un’utopia, viste le carenze a livello di Power Unit della scuderia di Maranello.

“Si parlava inizialmente del terzo posto poi si cambiano gli obiettivi all’occorrenza. Però non si migliora la macchina, non capisco dove quindi debbano migliorare. Nelle metodologie, nel lavoro? Si, ma stiamo parlando di Ferrari. E cos’è che manca? Mi sembra che si vada indietro e non avanti, mi lascia tutto molto perplesso.”

Come si fa ad essere ottimisti davanti a risultati mediocri quando si parla di Ferrari? Non si può. Da tempo ormai se ne parla, è evidente che ci siano problemi di fondo, mancanze, poca voglia di fare, di migliorare e probabilmente anche di vincere. In una scuderia come questa, non può mancare la determinazione e la voglia di diventare la scuderia che detta legge.

Le parole dell’ing. Mazzola sono pesanti ma anche molto eloquenti. Sembra che la Ferrari sia ferma, piantata (non solo in pista), senza un’idea precisa di quello che bisogna fare per il presente, ma specialmente per il futuro. Basarsi su delle parole fine a se stesse, non garantiranno la vittoria del mondiale nel corso del 2022. Specialmente se sono due anni che i risultati sono a dir poco mediocri. Non è contemplabile colmare un gap di un minuto a gara (!!) nel giro di 2 anni.

“Chi mi garantisce che l’anno prossimo si possa competere per la vittoria e battere la concorrenza? Nessuno! Si deve mettere il meglio in pista al momento! Se ad ogni GP si devono vedere oltre 60 secondi di gap, non va bene. 2022? In bocca al lupo, dicono che stanno programmando e mettendo effort da tempo. Mi affido a quello che dicono…”

L’aria che si respira non è sicuramente la più rosea. Vedere la Ferrari in questo stato fa storcere il naso a tutti, nonostante le altalenanti prestazioni di Monaco e Baku, è evidente che non si hanno i mezzi per competere per il titolo. L’ingegner Mazzola dice bene, ci si affida a quello che dicono, ma fidarsi e bene e non fidarsi è meglio, specialmente se a tirare le fila ci sono soggetti che non si sono ritagliati un’ottima impressione nello scenario colletivo.

Però come sempre, è la pista a parlare, oltre che affidarci ai risultati attuali, non possiamo fare. Ci tocca aspettare il 2021 “e dobbiamo capire”, come direbbe qualcuno di nostra conoscenza.