F1 | Mazzola e Baldisserri: “In Ferrari mancano persone pressanti!”

Ospiti di Pit Talk questa settimana Luigi Mazzola e Luca Baldisseri. Con loro, protagonisti attivi di un’era Ferrari vincente ed avvincente abbiamo analizzato i motivi di questo periodo così doloroso per la Scuderia più amata al mondo.

 

 

Quasi quasi qualcuno si stava entusiasmando per il risultato dell’Austria, una discreta rimonta con sorpassi e duelli per raggranellare una manciata di punti. Ma è un rendimento da Ferrari? Assolutamente no. Ci si è quasi abituati a questo passo lento della rossa a tal punto che la prestazione scarsa non fa più notizia.

 

A fare notizia, a far trasalire gli appassionati e i tifosi, è stata la dichiarazione di Mattia Binotto attraverso la quale non è stato definito prioritario il raggiungimento del terzo posto nella classifica costruttori. Obiettivo che ad inizio stagione, dallo stesso Mattia Binotto, era quasi ripetuto come un mantra. Insomma qualcosa non torna ed anche i tifosi più affezionati iniziano a dissentire.

Secondo l’Ing. Luigi Mazzola e l’ing. Luca Baldisserri, ospiti ieri a Pit Talk in Ferrari oggi manca “qualcuno che pressa”.

“Una volta in Ferrari ci si ritrovava il lunedì e attorno ad un tavolo veniva analizzato il positivo e il negativo del weekend e venivano presi provvedimenti per risolvere le varie situazioni. Che fossero problemi di affidabilità o prestazioni, si indirizzavano i vari elementi ai reparti o ai singoli per risolvere le situazioni  e portare modifiche alla vettura o alle procedure per evitare che potesse ripetersi. Se ricevevamo telefonate durante i debrifing? NO, arrivavano di persona. Quando vedevamo una sedia in più attorno al tavolo significava che l’Avv. Montezemolo sarebbe stato presente. E non era un buon segno.” – Luca Baldisserri.

C’erano una sedia, la matita, il bicchiere e il block notes. Oggi  non credo che avvenga tutto questo da quanto riesco ad ascoltare e percepire. C’è proprio la mancanza di questa figura di Montezemolo, capo carismatico e persona dal 1970 in Ferrari. Poi avevi un Todt e un Brown che dialogavano tra loro, c’era una situazione di persone competenti e pressanti perché l’obiettivo era vincere e nient’altro. Dal 1996 al 2006 negli anni di Ross c’era stato questo salto in cui ogni stagione si poteva vincere. E così fu, tranne nel 2005.” – Luigi Mazzola

Ascoltando queste parole non è difficile immaginare cosa manca oggi in Ferrari, è sotto gli occhi di tutti. Alla domanda rapida e secca, “Chi comanda?”. Non c’è una risposta altrettanto veloce e facile da afferrare.