F1 | Pit-stop da record, per la FIA c’è da cambiare

La Federazione ha annunciato di voler cambiare la modalità di effettuare il pit-stop in F1 andando ad intervenire sulle pistole per i dadi delle ruote. 

 

Siamo tutti d’accordo che il campionato di F1 è il più veloce, il più popolare e il più spettacolare. Solo i migliori 20 piloti al mondo raggiungono il privilegio di salire a bordo di una monoposto da 15 milioni di dollari.

In questo sport si cerca di massimizzare sempre più ogni tempo morto o per lo meno di velocizzare ogni passaggio lento. Il pit stop, in linea di massima, è uno di questi. Seppur i meccanici impieghino tra i 2 e i 3 secondi per effettuare un cambio gomme al mondo tecnologico e in sorprendente evoluzione della F1 non basta.

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Notizia recente è quella che la FIA si è stufata delle, così dette, pistole computerizzate. Si, perchè il regolamento FIA che entrerà in vigore dal GP d’Ungheria impone dei tempi “di reazione” fissati in precedenza da regolamento. Si, perché con tutti i sensori che ci sono in gioco in un pit stop le capacità umane fanno ben poco. I tempi prefissati saranno 0,15 secondi dal fissaggio della ruota all’abbassamento della vettura e 0,2 secondi dall’atterraggio della vettura alla ripartenza. Ciò non potrà più permettere di effettuare pit-stop che siano sotto i 2 secondi.

La colpa o per lo meno l’attenzione della FIA è stata attirata dalla Red Bull, che fissando il record del miglior pit stop in F1, è la squadra che tiene un occhio di riguardo in più a questo settore.

Le pistole usate fino ad ora sono delle vere e proprie astronavi. Velocissime e super tecnologiche, niente a che vedere con quelle che gli mandano i fornitori. Tutto questo sviluppo, a come dice la FIA, sovraccarica troppo, anche, i meccanici che si ritrovano tra le mani un oggetto che pesa 3,5 kg e hanno una coppia di avvitamento di 4,500 Nm. Performance davvero pazzesche.

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Sta diventando tutto troppo estremo. Si cerca di trovare e sfruttare le zone grigie del regolamento per avere maggiore resa in pista. Questo è nato come uno sport di talento puramente umano. E’ giusto che con l’evoluzione tecnologica, anche l’automobilismo si migliori, ma avendo sempre un minimo di consapevolezza.


La colpa non è delle squadre, perché impiegando soldi, tempo e personale vogliono vincere usando qualsiasi escamotage, è da sempre stato così, il fatto è che la FIA dovrebbe riguardare e coprire le zone poco chiare che permettono questi sviluppi alle scuderie. I commissari invece che fare questo danno penalità a caso in situazioni di gara in cui solo i piloti a bordo possono dare un giudizio, come abbiamo visto nella seconda gara sul Red Bull Ring.


Però non fossilizziamoci su ciò, pensiamo che anche questo buco del regolamento è stato coperto e che si sta andando verso un campionato più bello e giusto.