F1 | Ferrari e Alfa Romeo, possibilità di divorzio nel 2022, se…

A seguito delle scarse prestazioni, della power unit Ferrari, il team principal di Alfa Romeo Sauber Frédéric Vasseur, non è convinto di rinnovare il contratto, per la fornitura dei motori che scadrà a fine 2021.

Facciamo un salto indietro, la scuderia Sauber in F1 debutta nel 1993 motorizzata Mercedes, successivamente nel biennio 1995 e 1996, il team elvetico si affida ai motori Ford; per poi siglare un lungo accordo con la Ferrari, sempre per la fornitura dei motori a partire dal 1997. Nel 2006 Peter Sauber fondatore dell’omonima scuderia sigla un accordo con la Bmw, fino al 2009, per ritornare nuovamente alla motorizzazione Ferrari nel 2010. Purtroppo nel 2020, le prestazioni delle power unit Ferrari, sono state molto deludenti e il team principal della Alfa Romeo Sauber l’ingegnere Frédéric Vasseur, non esclude la possibilità di una separazione, tra Sauber e Ferrari, nel caso in cui le prestazioni non tornassero su di livello. Ricordiamo che il contratto con la scuderia di Maranello per la fornitura dei propulsori scadrà a fine 2021. Se la Ferrari dovesse perdere un alleato come la scuderia svizzera, per il team di Maranello sarebbe un’ ulteriore sconfitta, che si andrebbe aggiungere a un deludente 2020.

Il team principal della Alfa Romeo Sauber, intervistato dalla rivista elvetica Blick,

“c’è un contratto a fine 2021, il prossimo dovrebbe andare dal 2022 al 2026 quando si modificheranno i regolamenti. Non so se sarà con la Ferrari”  inoltre Frédéric  Vasseur ha aggiunto ” perché è come un matrimonio, nessuno ti dà la certezza che resterai con la stessa donna”

Oltre alle deludenti prestazioni, dei propulsori di Maranello, in questi anni il matrimonio tra Alfa Sauber e Ferrari, ha avuto molto alti e bassi e a quanto pare, il team principal della scuderia svizzera, è anche infastidito, dalla stretta collaborazione tra Ferrari e il team Haas che si è instaurata nell’ultimo periodo. Frédéric Vasseur chiude la sua intervista alla rivista Blick dicendo:

“Dobbiamo chiederci qual è l’affare migliore? Al momento la Ferrari è stato un partner solido”. 

Da tutto questo si può notare che per il team di Maranello non è un periodo idilliaco, non solo per le prestazioni deludenti in pista, anche per le dimissioni di Louis Camilleri causa (motivi di salute), dal ruolo di amministratore delegato; che ha creato un ulteriore scompiglio, privando la Ferrari, di una figura di riferimento di estrema importanza.

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