F1 | Cavicchi: “Rischio che nasca un patto tra Domenicali e Todt”

Carlo Cavicchi esprime i suoi dubbi su una possibile, eccessiva comunione di intenti tra Stefano Domenicali e Jean Todt nel prossimo futuro. Il dirigente imolese diventerà presidente ed amministratore delegato della società che detiene i diritti commerciali della F1 a partire dal 1 gennaio 2021. 

 

di Francesco Svelto |

 

Il futuro della F1 è sempre più vicino e si può sempre più toccare con mano. I prossimi due anni probabilmente provvederanno a dare una forma nuova, diversa, ad una categoria che da molti anni cerca l’essenza di se stessa, tramite profonde rivisitazioni sotto diversi aspetti. Ci sarà un cambiamento regolamentare importante, secondo forse soltanto a quello che nel 2014 portò all’introduzione dell’ibrido in F1. Vedremo le macchine esser disegnate con concetti diversi, con forme diverse. Ma non saranno gli unici cambiamenti.

La politica. Anche quella cambierà. E passerà per le mani di un italiano che tanto bene ha fatto non solo in Ferrari – ambiente che ha lasciato non senza polemiche – ma anche in Lamborghini, Audi. Una persona che conosce bene l’ambiente, le dinamiche, i corridoi che portano ai tavoli decisionali che forgiano l’essenza di questo sport che noi tanto amiamo e che è la F1.

Stiamo parlando ovviamente di Stefano Domenicali, che diventerà presidente e amministratore delegato della proprietà che detiene i diritti commerciali della F1. Società – Liberty Media – che, insieme alla FIA presieduta da Jean Todt, avranno l’arduo compito di dare linfa nuova alla categoria che da troppo tempo ormai è in affanno di audience e coinvolgimento dei fan in giro per il mondo e che, a causa di questo ma non solo, accusa deficit economici importanti di cui il nuovo corso dovrà tener conto.

Con Carlo Cavicchi abbiamo affrontato l’argomento del futuro della F1. E l’ex direttore di Autosprint ha posto i suoi dubbi su come una eventuale alleanza – leggasi come eccessiva comunione di intenti – tra due personaggi che si conoscono bene (Todt e Domenicali, appunto) potrebbe quasi essere lesiva alla F1. Cosi Carlo Cavicchi:

Domenicali? C’è il rischio che nasca un patto stretto tra lui e Todt. Questo sarebbe un male per la F1 perché secondo me ci dovrebbero essere due parti distinte che si battono per arrivare al meglio della categoria. La F1 ha un problema di base storico che è la comunicazione. Ovvero non si fa capire alla gente. Ne è un esempio la questione del DAS, che oggi c’è e domani non ci sarà più. La verità è che ci sono delle ragioni di costi alla base. Il messaggio che passa però è che alla Mercedes è stato concesso e agli altri no. la F1 dovrebbe essere più chiara e aperta a tutti.

Focus sulla trasparenza di comunicazione quindi. E su questo non ci sarebbe nulla da obiettare se vediamo a quanti fatti strani – ma di cui c’è sicuramente una spiegazione ignota ai più –  sono accaduti in questi anni.

Ma per quanto riguarda la possibile e presunta alleanza, è doveroso ricordare che il duo Domenicali-Todt ha poco meno di 12 mesi per lavorare insieme. Il mandato del francese in seno alla FIA infatti sarà in scadenza a fine 2021 e Todt ha già ribadito a gran voce che non ha intenzione di ricandidarsi.

Vedremo, in forse troppo poco tempo, se e quali decisioni verranno prese per il fatidico 2022.

 

Francesco Svelto