F1 | A volte basta l’assenza… di Binotto

GP EMILIA ROMAGNA F1/2020 - VENERDÌ 30/10/2020 credit: @Scuderia Ferrari Press Office

A volte basta l’assenza. E’ bastato che Binotto mancasse dal muretto Ferrari per ottenere il miglior risultato stagionale. Si torna a Maranello con ben 27 punti costruttori, in Turchia nessuno ha fatto meglio, neanche la Mercedes.

E si certo, adesso mica dirò che Laurent Mekies ha utilizzato la bacchetta magica. Già sento alcuni di voi dire “ecco ti pare subito granate di Granato contro il povero Binotto”. Non lo dico io, lo dicono i fatti, lo dicono i risultati, lo dicono i punti. Lo dice anche un pilota rinato, il tanto (da me) disprezzato Vettel. 

Fosse che l’assenza di Binotto abbia reso il clima all’interno del team più rilassato, più tranquillo, forse incoraggiante? Ricordo quando qualcuno a Pit Talk mi contestò dicendo che non credeva alle teorie del clima migliore “ora il clima fa andare più forte una macchina!” Certo il clima direttamente no, ma indirettamente si, eccome! Gli uomini che lavorano in un clima teso, in cui si respira paura di essere additati, o di passare per capro espiatori, forse non danno il meglio di se quando si ha paura di sbagliare. Oggi, guarda caso, in Ferrari non ha sbagliato nessuno. Piccola indecisione al pit, si quella c’è stata, ma il resto tutto perfetto. Dalla strategia, al comportamento dei piloti in pista.

Nessuno sfogo in radio, piloti corretti tra loro, sorpassi puliti, nessuna manovra strana (vedi Interlagos dello scorso anno), tremavo fino ad oggi quando li vedevo a stretto contatto. Strategia impeccabile, neanche Rueda ha sbagliato, ed in genere … si sa…

Poi ,certo, se devo leggere dai comunicati ufficiali le dichiarazioni di Binotto, assente al muretto quest’oggi, dire che il risultato di oggi è figlio di un lavoro coordinato tra pista e Maranello: “Abbiamo lavorato tanto, in pista e a Maranello, dopo che ieri non siamo riusciti a far funzionare le gomme e credo che oggi i risultati di questo sforzo collettivo si siano visti” allora sai che c’è? Resta pure lì e lavora in smart working che la squadra in pista, in effetti, ne ha giovato sia dell’assenza sia dell’eventuale lavoro fatto da casa.

Bravo Mekies, per ora, buona la prima!