F1 | Monza: per la Ferrari al peggio non c’è mai fine

“Al peggio non c’è mai fine” il vecchio detto popolare, si adatta molto bene alla Ferrari che a Monza mostra tutte le sue debolezze. Leclerc e Vettel, entrambi ritirati al termine, confermano la crisi profonda del Cavallino. E la prossima settimana saremo al Mugello…

| a cura di Paolo Senni

Quante volte abbiamo sentito pronunciare il classico adagio “al peggio non c’è mai fine…” da chi, sconfortato, esamina una situazione con un’evoluzione decisamente negativa. Ma vederlo accadere in pista, da parte  una Ferrari completamente devastata, lascia ancora una volta senza parole.

Sin dalle prove libere (ne abbiamo parlato qui: https://www.f1sport.it/2020/09/f1-monza-mercedes-domina-anche-senza-party-mode/ ) la situazione delle Rosse, lasciava già presagire un week-end da mal di testa.

Nel venerdì mattina di Monza Leclerc 11° nelle FP1 e Vettel 19°( dopo la cancellazione del 13° tempo) hanno rappresentato infatti il massimo risultato raggiungibile dal duo ferrarista.

E le FP2 del pomeriggio non contraddicono il trend mattutino, pur consegnandoci un risultato leggermente migliore (Leclerc 9° e Vettel 12°) ottenuto con una vettura inguidabile senza velocità né tenuta di strada.

Concluderanno rispettivamente ad 1,5 secondi ed 1,3 secondi dalla dominatrice Mercedes.

Ma come abbiamo già detto al peggio non c’è mai fine ed inizia il primo turno di qualificazione del sabato.

Sebastian Vettel, intrappolato nel caos infernale del termine della Q1 esce a circa 2 minuti e mezzo dalla fine del primo stint di qualificazione. Bloccato, senza speranza, alle spalle di George Russel non supera la 17^ posizione.

Per la Ferrari, a Monza, è il peggiore risultato in griglia dal 1962 ad oggi, quando Lorenzo Bandini partì dalla stessa posizione.

Non va molto meglio per il monegasco, che dopo aver utilizzato in Q2 ben 3 serie di gomme soft, non va oltre la 13^ piazzola della griglia di partenza senza superare il secondo stint, assicurandosi comunque la scelta dei pneumatici da utilizzare per la partenza del GP.

Sarà l’ennesimo risultato negativo di questo week-end: dal 1984 ad oggi mai la Ferrari, non ha avuto a Monza un pilota nei primi 10 posti della griglia.

Per il team di Maranello resta solo da sperare nella gara della domenica, nonostante anche questa fase non presenti grandi aspettative di successo

Ed infatti, la partenza dei due ferraristi non lascia molte speranze e l’inerzia dei due piloti in griglia preannuncia una gara decisamente negativa.

Ma al peggio non c’è mai fine…e al 7° giro l’impianto frenante della posteriore sinistra di Sebastian Vettel esplode in una miriade di frammenti roventi.

La gara prosegue senza di lui e Leclerc, non riesce a coprire in alcun modo il divario con i piloti che lo precedono. Impossibilitato, da una vettura pessima, a mantenere addirittura la 13^ posizione conquistata in griglia.

Le difficoltà di Charles inducono la Ferrari ad un cambio gomme (da soft ad hard) che al 17° giro lo porta al 17° posto (…la cabala numerica prosegue).

Ma ancora una volta tutto si ribalta e dopo una safety-car, ed il pit stop di coloro che lo precedono, Charles si ritrova 6° al 23° giro in rimonta sino al 4°.

La favola dura poco e siccome “al peggio non c’è mai fine” al 25° giro Leclerc con uno spettacolare “big crash” (così lo definirà lui stesso) a circa 220 km/h, lascia la carcassa muta del suo Cavallino imbizzarrito contro le barriere.

Monza 2020 per la Ferrari finisce qui e Monza 2019 sembra un secolo fa.

Leclerc accepts responsibility for massive Monza shunt

Inutile forse rimarcare la resa in pista del team come sempre, in quest’ anno anomalo, negativa sotto tutti i punti di vista.

La Scuderia appare anche oggi sbriciolata, approssimativa, incapace di qualsiasi reazione, affidata solo all’eventuale guizzo estroso dei piloti (anzi solo del pilota monegasco visto la virtuale assenza di Vettel).

Mattia Binotto, corresponsabile di questa situazione, auspicava sabato miglioramenti nelle prossime gare e con lui tutti i tifosi ferraristi. Ma va ricordato ancora una volta che “al peggio non c’è mai fine”.

E la prossima settimana si correrà al Mugello…