F1 | Squadra Ferrari allo sbando: “Ma mica sarà colpa di Binotto ?!”

Ferrari, una squadra allo sbando. Continui problemi tecnici, rotture e mancanza di performance. Eppure “ma non è colpa di Binotto” più di qualcuno continua a ripetere.

In una situazione così sportivamente e tecnicamente drammatica c’è chi cerca responsabilità nelle figure del Presidente di FCA e Ferrari e nella figura dell’Amministratore Delegato, ovvero: John Elkann e Luis Camilleri, certamente non immuni alle critiche e autori di dichiarazioni un poco discutibili. Non si cercano però responsabilità in chi in questo momento guida tecnicamente e sportivamente il team e che risponde al nome di Mattia Binotto. Come mai?

Servilismo mediatico? Sudditanza comunicazionale? Timore di perdere privilegi vari come inviti, test, pass e cene natalizie? D’altronde la situazione  è questa in Italia, sia in campo politico che in quello sportivo. Emblematica la risposta di Luigi Mazzola ad un suo follower che durante una diretta instagram gli chiede:

come mai in tv sono preoccupati e tesi quando Lei da il suo punto di vista sulla Gestione Sportiva della Ferrari?” e lui risponde “eh come mai? Come mai?” e ridendo aggiunge “lasciamo stare va“.

Anche in TV paura di qualcosa o di qualcuno?

Che come responsabile della situazione attuale si indichi chi è alla base della piramide, o chi è al vertice ma mai e poi mai pensare che sia colpa di qualcun’altro che guida attualmente il team “ma mica sarà compa di Binotto !?” che c’entra lui? mica è lui che disegna la macchina! No certo, ma sceglie gli uomini che operano tecnicamente e ne decide la posizione nell’organigramma e le responsabilità… degli altri, non la sua.

In genere lancio “granate”, anche se nell’ultima puntata di Pit Talk Turrini simpaticamente ha descritto così le mie armi ed il “povero” Binotto:

Il progetto che è sbagliato e su questo tu hai ragione nel scagliare i tuoi dardi avvelenati contro il povero Binotto che Granato ha trasformato in un San Sebastiano, così evochiamo anche Vettel, tradito dalle frecce di Pit Talk”