F1 | Honda: analisi delle difficoltà attuali

Nonostante i miglioramenti, la casa di Sakura ha ancora diversi problemi. La strada che deve percorrere Honda per arrivare in cima, non accenna a diventare meno ripida. Diverse criticità affliggono il motorista giapponese, a partire dalla power unit, fino ad arrivare alla possibile fornitura ad altri team in futuro. Analizziamo ogni punto.
alonso-barcellona-spagna-2016IL GAP ATTUALE:
Fin dal 2015, quando Honda ha fatto il suo debutto nel Circus, i problemi erano tali da sembrare insormontabili: il propulsore nipponico infatti faticava a completare pochi giri, e solo quest’anno l’affidabilità ha raggiunto un livello accettabile, tale da consentire ai due alfieri Mclaren, Alonso e Button, di completare i GP. Resta però il requisito fondamentale per competere, le prestazioni, ancora oggi distanti da Mercedes e Ferrari, i punti di riferimento. Il divario prestazionale non è esattamente quantificabile, ma la differenza è visibile, se pensiamo che McLaren sembra avere il telaio migliore del lotto insieme a Red Bull; inoltre, secondo il quotidiano spagnolo Marca, Honda non sarebbe sicura di portare l’evoluzione della sua PU in Canada, dove solitamente i motoristi portano i primi sostanziosi miglioramenti, ma potrebbe posticipare il debutto della nuova specifica non prima dell’Austria, quindi 2 GP più tardi.
Sorgono dubbi anche sul ritiro di Alonso nell’ultimo GP di Spagna. Secondo Motorsport.com, Il propulsore dello spagnolo sarebbe entrato in modalità risparmio, ma non è chiaro cosa abbia attivato questa funzione. Sembrava che potesse essere stato Alonso, dato che prima del ritiro stava armeggiando con i comandi del volante, ma anche questo è avvolto nel mistero. Le prime analisi sembrano però escludere problemi meccanici, anche se i tecnici giapponesi si riservano di verificare l’integrità della PU prima di Monaco.