F1 Verstappen e Bottas, due no alla Ferrari

14 agosto 2015 – Le ipotesi sul mercato piloti della Ferrari sono tante, tutte suggestive e tutte però smentite, più o meno seccamente, dai diretti interessati. E’ di ieri, infatti, la notizia che l’entourage di Valtteri Bottas ha chiuso di fatto la porta in faccia alla Ferrari sul possibile approdo del pilota finlandese al posto del connazionale Kimi Raikkonen. Stando alle parole del suo manager Toto Wolff, infatti, Bottas sarebbe in procinto di rinnovare la propria permanenza con la Williams.

Sarà infatti la scuderia di Grove a esercitare l’opzione sul contratto con Bottas e potrebbe rientrare dal grosso investimento fatto nel momento dell’ingaggio richiedendo una cifra elevata per la sua cessione. Ma ad avviso di Wolff, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, non ci sono i presupposti per interrompere un rapporto che ha portato la Williams a giocarsi il secondo posto in classifica con la Ferrari.

Verstappen MaxUn altro pilota che si pensava potesse essere attratto dall’orbita della Ferrari è stato, in questi ultimi tempi, il giovane olandese Max Verstappen, che nelle ultime settimane è stato accostato alla Ferrari dopo gli exploits delle ultime gare, tra cui l’incredibile quarto posto conquistato a Budapest, ma anche in questo caso le porte di Maranello vengono chiuse da parte del boss della Red Bull Helmut Marko. Il braccio destro di Dieter Mateschitz ha infatti risposto con un “no” categorico a quest’ipotesi circolata poche settimane fa, ribadendo che il giovane Max ha un contratto firmato con la Red Bull fino al 2017 e che manterrà fede al proprio impegno, magari provando a soffiare il posto nel team principale a Ricciardo o Kvyat.

Pare quindi vicina, a meno di clamorosi sviluppi dell’ultima ora, la conferma di Kimi Raikkonen anche per la stagione 2016, caldeggiata da Maurizio Arrivabene e che nelle ultime settimane sta prendendo corpo, complici anche gli ottimi risultati di Iceman nelle ultime gare, soprattutto a Budapest dove solo un problema meccsnico lo ha costretto ad abbandonare il secondo posto.