I nuovi team che bussano alla porta della F1

Cosa succederà nel 2026 a fronte del cambiamento regolamentare e con regime di budget-cap attivo? Nuovi team si affacceranno davvero in F1? Vediamo quali sono, ad oggi, le proposte più serie tra le ipotesi che circolano.

Prototipo Audi - F1

La F1, si sa, attira periodicamente l’attenzione di nuovi possibili investitori che potrebbero decidere di approdare nel grande circo. Molto spesso, però, nel recente passato, o per impedimenti legislativi o per manovre politiche atte a preservare gli interessi di chi c’era già o anche, banalmente, per i prospetti di spese eccessivamente elevati, i possibili nuovi team hanno sempre desistito.

L’ultima volta che in F1 abbiamo visto l’approdo di nuove squadre in griglia (nuove squadre, appunto, non ridenominazioni di altre) è stato tredici anni fa, con l’approdo di Virgin, HRT e Lotus Racing (la “tarocca”, non il marchio storico di Colin Champman) che però hanno avuto tutte triste sorte  nonostnate le premesse e le promesse della vigilia.

Ora, con il nuovo regolamento tecnico specie per quanto concerne i motori e con l’introduzione del (sic!) budget-cap potrebbe esserci qualche novità all’orizzonte. Proviamo a capire quali sono queste realtà e ciò che eventualmente potrebbero portare al campionato.

Rodin Carlin: un nuovo team con una prospettiva unica

Rodin Carlin è uno dei team che sta valutando la possibilità di entrare nella griglia di F1 nel 2026. Il proprietario David Dicker ha dichiarato di voler creare un costruttore con sede in Nuova Zelanda e di “garantire” la presenza di una pilota donna. Questo sarebbe un passo significativo per promuovere la diversità e l’inclusione nel mondo della F1.

Secondo Dicker, Rodin Carlin sarebbe l’unico team a avere un programma junior completo, che copre tutte le categorie dalla F4 alla F2. Questo dimostra l’impegno del team nel formare e sviluppare giovani talenti nel motorsport. Inoltre, Dicker ha già finanziato la carriera di una pilota donna, Jamie Chadwick, nella serie W-Series, e sarebbe lieto di vederla guidare per il suo team in F1.

Formula Equal: per l’uguaglianza nel motorsport

Un altro team che potrebbe unirsi alla griglia di F1 nel 2026 è Formula Equal. Questo team, guidato dall’ex capo della BAR, Craig Pollock, ha come obiettivo principale promuovere l’uguaglianza nel motorsport, creando una squadra con una divisione 50/50 tra lavoratori uomini e donne.

Pollock ha dichiarato che il team ha avviato trattative con un paese del Golfo non ancora specificato, il quale finanzierà la sua partecipazione alla griglia di F1 a partire dal 2026, se la sua candidatura sarà accettata. L’obiettivo di Formula Equal è quello di offrire opportunità alle donne nel motorsport, costruendo un percorso formativo che le conduca al massimo livello della F1.

LKY SUNZ: un nuovo team con una visione “disruptive”

LKY SUNZ è un altro team che ambisce a unirsi alla griglia di F1 nel 2026. Questa squadra, con sede in Asia e finanziata dagli Stati Uniti, ha l’obiettivo di essere un “disrupt” nel mondo del motorsport, offrendo opportunità a comunità sottorappresentate per entrare nella F1.

Benjamin Duran, uno dei fondatori di LKY SUNZ, ha dichiarato che il team mira a portare qualcosa di diverso nella F1 per attrarre nuovi pubblici. Duran ha sottolineato l’importanza di essere competitivi in pista, ma anche di intrattenere i fan al di fuori della pista. Per realizzare questa visione, il team ha già reclutato un team di esperti nel settore dei motori, dell’industria musicale e dell’intrattenimento.

Audi: il nome nuovo sulla griglia nel 2026

Sebbene non faccia parte del processo di candidatura per nuovi team, Audi sarà il nuovo nome sulla griglia nel 2026. La casa automobilistica tedesca ha già raggiunto un accordo con Sauber per diventare il team ufficiale di F1 a partire dal 2026, attraverso una partnership strategica, andando ad acquisire una quota di minoranza del team elvetico attualmente noto come Alfa Romeo (ma è solo uno sticker/sponsor/partner commerciale) fino alla fine di questa stagione, quando probabilmente tornerà a chiamarsi Sauber prima di essere rinominato Audi nel 2026. Mentre Sauber continuerà a sviluppare la propria vettura da corsa, Audi concentrerà i suoi sforzi sul proprio progetto di power unit, con un’attenzione particolare all’aumento della potenza e ai combustibili sostenibili al 100%.

Nuovi fornitori di motori

Oltre ai nuovi team, ci sono anche due nuovi fornitori di motori confermati per il 2026: Audi e Ford. Honda ha confermato che continuerà a fornire motori ad Aston Martin nonostante il suo ritiro dalla F1 nel 2020.

Audi si concentrerà sulla produzione dell’unità di potenza per il suo team del 2026, mentre Ford ha stretto una partnership con Red Bull. L’azienda americana sta facendo il suo ritorno in F1 dopo una parentesi disastrosa con Jaguar nei primi anni 2000, e collaborerà con Red Bull Powertrains (che ha già acquisito nomi importanti e fondamentale know-how da HondaO) in vista dell’approdo del 2026.