F1 | Austria: pagelle dalla Stiria tra un track limit e l’altro

A Spielberg, in Austria, stravincono il solito Max Verstappen e la sua Red Bul davanti al pubblico di casa mentre scoppia il caos dei track limits. Le pagelle del weekend.

Carlos Sainz (Ferrari), Austria, 2023 Ph: Scuderia Ferrari Twitter

MAX VERSTAPPEN – Voto 9.5
La pagella di Max è quasi senza senso, come quando ai colloqui con gli insegnanti a scuola si andava lo stesso, pur avendo il massimo dei voti per “acchiappare complimenti”. Niente da dire se non perfetto davanti al pubblico di casa della squadra e anche suo con il grande gesto di portare i propri tifosi fisicamente in pista (prendere appunti). Mezzo punto mancante al dieci solo per quell’inutile rischio del giro veloce, seppur segnale di totale supremazia o totale passeggiata. CON IL BRACCIO FUORI E LA MANO SUL CAMBIO

CHARLES LECLERC – Voto 8
Voto esclusivamente per la qualifica di venerdì e la gara di domenica perché il Leclerc del sabato non era davvero lui. Charles fa il massimo e anche di più portando di nuovo la Ferrari sul podio e massimizzando il solito giro al cardiopalma che per poco non valeva la pole position. L’atteggiamento è quello giusto, più positivo, esattamente come quello che dice di vedere dentro alla squadra. Un segnale positivo, ancora una volta dopo Montreal, Sprint Race a parte e totalmente da dimenticare. RINVIGORITO

SERGIO PEREZ – Voto 8.5
Quando tutti ti vedono già fuori dal team e al muretto in veste di ospite, il modo per reagire è quello che il buon Perez ha fatto vedere in Austria. Qualifica da dimenticare e clamoroso errore con i track limits (che si scoprirà poi essere una cosa comune per tutti) e risposta super pronta, non solo nella Sprint Race ma anche in gara, capace di rimontare e mangiare un avversario per uno ad eccezione di Leclerc e per colpa di un buon Sainz. Qualcosa da sistemare ma mai darlo per sconfitto. CHECO NON MOLLARE

LANDO NORRIS – Voto 7
Che l’Austria gli piaccia lo sanno tutti e lo sa anche lui. Una McLaren così davanti non si vedeva da un po’, così incisiva nemmeno e questo è un piacere per i tifosi. Resta la costanza da trovare per potersi inserire nella mischia e non cadere nella sindrome dell’eterna promessa. Da solo solleva l’arancione di Woking. UOMO SQUADRA

FERNANDO ALONSO – Voto 7.5
Forse un po’ sottotono, non tanto lui quanto una Aston che si è vista pareggiare e superare da Ferrari e Mercedes ma Nando no. È ancora lui a fare la differenza e, tutto sommato compresa la nuova classifica, se non va a podio fa quinto e mette in cassaforte altri punti pesanti per la classifica. È una lotta sul lungo termine e lui lo sa bene, senza prendere rischi. CALCOLATORE PER UN GIORNO

CARLOS SAINZ – Voto 9
Il podio l’avrebbe meritato eccome, così come il via libera su Leclerc e due sportellate per quanto possibile con Verstappen. Quello visto al Red Bull Ring è sicuramente il miglior Sainz di stagione e forse il migliore mai visto in Ferrari, secondo solo a quello vincente a Silverstone. Pista sulla quale tra pochi giorni proverà il bis, non per vincere ma per mettere ancora quel carattere su sorpasso e difesa, con gomme nuove e gomme usate. CORRIDA AUSTRIACA

FERRARI – Voto 7.5
È molto e troppo presto da dire che la Ferrari sia tornata in buona forma, anche perché sì, sicuramente è così ma l’obiettivo resta e deve restare vincere. Tuttavia, tra degrado, strategie e quant’altro la Rossa è al secondo weekend in positivo di fila con buoni auspici per Silverstone e per chiudere una prima parte dell’anno in crescendo. OSSIGENO

TRACK LIMITS – Voto 2
I veri protagonisti del weekend di Spielberg non sono stati i piloti ma i track limits e già questo basta per far capire che qualcosa non è andato. Sia chiaro che, se c’è una regola va rispettata anche perché poi non ci si può lamentare dell’opposto, tuttavia se tra qualifiche e gara si è perso il conto dei giri cancellati e addirittura si è rifatto un ordine di arrivo, evidentemente non sono solo i piloti. Guidare una monoposto di Formula 1 o guardare i centimetri invisibili? Domanda che per il 2024 va annullata, con la ghiaia, con l’erba o con dei sensori con un minimo di tolleranza. Dai. PUSH OVER THE LIMIT

DILANO VAN’T HOFF –
Non è una pagella ma solo un ricordo di chi scrive e che l’ha conosciuto. Un ricordo con il cuore spezzato per l’ennesima tragedia inspiegabile. Senza cadere nei soliti commenti post incidente, l’unica cosa da dire è che non è giusto perdere la vita così, non è giusto e non sarà mai giusto a quell’età. Delle volte questo sport è crudele e ha la capacità di riportarti sulla terra ferma, pur sapendo che è pericoloso, pur vivendolo con quella consapevolezza e leggendo sui pass “Motorsport can be Dangerous”. Il difficile è accettare una cosa non accettabile. Ricorderemo tra le altre cose, oltre i risultati e ciò che è stata la pista, la personalità da guerriero, quelle camminate concentrate nel paddock con le cuffie e il mondo fuori, pronto a scendere in pista. Ciao Dilano