F1 – Verstappen domenica scorsa ha vinto senza mai rischiare il sorpasso contro Leclerc. L’olandese della Red Bull ha atteso la finestra giusta per rientrare ai box, mettendo così in difficoltà Leclerc e la Ferrari. Sull’argomento è intervenuto Gabriele Tredozi ai microfoni di Pit-Talk.
Verstappen ha colto il successo nel GP di Francia senza prendersi nessun rischio in pratica. L’olandese dopo aver tentato per diversi giri (senza riuscirci) di sorpassare Leclerc utilizzando il DRS nel primi giri della corsa, è stato richiamato dal suo box per il cambio gomme, nel tentativo di fare un undercut al monegasco della rossa. La mossa adottata dal muretto Red Bull si è rivelata poi efficace, mettendo Leclerc nella condizione di dover spingere con gomme molto usurate nel tentativo di restare davanti a Verstappen. E pochi giri più tardi alla curva prima di Signes Leclerc è andato ad impattare contro le barriere nel tentativo di mantenere il vantaggio nei confronti del rivale della Red Bull.
Da lì in poi, sino al termine del GP la corsa di “MadMax” è stata in totale controllo sugli avversari. E con la vittoria di domenica scorsa il vantaggio dell’olandese ora è di ben 63 lunghezze su Leclerc. Sarebbe stato molto interessante vedere il ritmo con gomme hard di entrambi i duellanti, anche se la sensazione è che il binomio Verstappen-Red Bull ne avesse qualcosa in più rispetto alla Ferrari di Leclerc.
A confermare il miglior passo di Verstappen rispetto al monegasco è stato Gabriele Tredozi ai microfoni di Pit-Talk. L’ex direttore tecnico della Minardi ha affermato che l’olandese sapeva di aver una monoposto superiore alla Ferrari, e quindi non avrebbe rischiato più di tanto nel tentativo di sorpassare Leclerc.
“Per quello che è stata la prima parte di gara è che Max (Verstappen) avesse un passo leggermente migliore di Leclerc, non rischiando mai però il sorpasso. Aveva la consapevolezza di avere una macchina superiore alla Ferrari. Secondo me quando lui ha raggiunto la giusta finestra per il pit stop (da una strategia valida studiata dalla Red Bull), in quel momento l’undercut ha pagato. E quando Leclerc avrebbe effettuato la sosta sarebbe rientrato dietro a Verstappen.”
Poi come sottolineato sempre da Tredozi è difficile dire se Leclerc sarebbe uscito dietro l’olandese anche fermandosi un solo giro più tardi rispetto al pilota Red Bull. Magari gli uomini della rossa stavano pensando di allungare il più possibile lo stint, sapendo si di rientrare dietro a Verstappen. Ma con la consapevolezza di mettere nelle condizioni Leclerc di avere delle gomme più fresche rispetto al rivale della Red Bull. Poi sappiamo com’è andata, il confronto tra i due non c’è più stato…
La sensazione è che con le gomme a mescola soft la Red Bull avesse qualcosa in più come passo rispetto alla Ferrari. Ma con le gomme hard forse la F1-75 avrebbe espresso più potenziale rispetto alla monoposto di Milton Keynes. In questo mondiale di F1 si è visto che la Ferrari riesce ad essere più performante con le mescole più dure in più di un’occasione. Ma l’errore che ha portato ad un altro errore (scusate il gioco di parole) è stato dovuto alla strategia, non marcare subito Verstappen ha messo Leclerc nelle condizioni di dover osare di più con gomme molto deteriorate..
Ora questo fine settimana ci sarà il GP d’Ungheria. L’ultimo prima della pausa estiva, e lì per tenere aperte ancora le speranze mondiali la Ferrari dovrà obbligatoriamente vincere con Leclerc! Ma come sottolineato dal monegasco in una sua ultima dichiarazione, ha detto che vincerle tutte dall’Ungheria in poi potrebbe non bastare… Pretattica o parole che suonano già come una mezza resa da parte di Leclerc?
Alberto Murador