Tredozi: “Ferrari? Sono i dettagli fanno la differenza!”

Nella puntata 315 di Pit Talk è intervenuto l’ingegnere Gabriele Tredozi che ha analizzato sotto il punto di vista tecnico, alcuni episodi che si sono verificati durante il GP di Francia. È il “fattore gomme” che sta decidendo il mondiale?  

F1 – I vari team di Formula Uno sono reduci dal Gran Premio di Francia che si è corso domenica 24 luglio sul circuito Paul Ricard di Le Castellet. A salire sul podio e quindi a vincere e portarsi a casa punti preziosi, è Max Verstappen. Ottima domenica quindi per la Red Bull che ancora una volta ha dimostrato di non sbagliare quasi mai rispetto alle decisioni da prendere. Domenica triste invece, in casa Ferrari dove Leclerc è finito a muro solo al 18esimo giro, facendosi scivolare di mano la concreta possibilità di trionfo.

Oltre a errori che possono essere stati commessi sia dal monegasco che dal muretto rosso, ci sono anche altri fattori che stanno determinando il mondiale? Ad esempio le gomme? A rispondere a questo quesito, è l’ingegnere Gabriele Tredozi, intervenuto nella puntata numero 315 di Pit Talk.

Queste le sue parole: “È molto difficile essere davvero precisi in questi casi e io non mi permetto di dare giudizi sul lavoro di team altamente professionali che hanno una grande cura dei dettagli. Quindi poche cose possono fare la differenza. È chiaro che prima della gara ci possa essere una proiezione in funzione dei fatti o verso ciò che può succedere. Così funziona anche per la preparazione delle gomme. Vene fatta la previsione di quanto un treno o un compound possa durare e si cerca di ottimizzarlo per la macchina che si ha a disposizione in quel momento.

Ci sono due team competitor allo stesso alto livello. Tante volte la pole non ha rispettato i risultati di gara perché Leclerc è stato sempre velocissimo: ha fatto 8 pole e vinto 3 GP. Quindi non è così fondamentale fare il giro più veloce. Ciò che fa la differenza è quello che si riesce ad ottenere in gara. L’assetto macchina, la pressione delle gomme e l’utilizzo di queste ultime, più un certo ritmo, fa sì che si possa arrivare alla fine.

Pochi dettagli fanno la differenza e per questo bisogna calcolare tutto nei minimi particolari. Io ho comunque ho avuto la sensazione che la Red Bull fosse veloce nel primo stint e penso lo abbia visto anche Leclerc.

Quindi Verstappen ha approfittato della situazione per mettere in atto la strategia del pit stop mentre la Ferrari poteva decidere di ‘pittare’ subito e trovarsi comunque dietro (perché il distacco era sopra il secondo). Oppure tentare di fare più giri al passo in cui Leclerc avrebbe performato meglio e sperare di arrivare in fondo alla gara con gomme bianche rispetto a Max. Penso che il ragionamento fatto fosse stato questo”. 

Ora, la prossima gara in programma prima della pausa estiva è in Ungheria, domenica 31 luglio. A Budapest, la F1-75 dovrà assolutamente cercare di guadagnare punti, così da rimanere ancora dentro alla lotta mondiale.

Sara Orlandini
Sara Orlandini
Ciao a tutti! Sono Sara Orlandini e sono un'aspirante giornalista sportiva. Le mie passioni più grandi sono infatti la scrittura e lo sport, in particolare la Formula Uno che è adrenalina pura e da un senso alla domenica pomeriggio. Con i miei articoli vorrei riuscire ad esprimere il mio punto di vista sul settore più bello del motorsport!

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