La Ferrari non è pronta per vincere

Ennesimo epilogo disastroso quello della Ferrari a Baku, che colleziona addirittura un doppio DNF. L’affidabilità inizia a diventare una grossa incognita. La squadra non è all’altezza.

La risposta dopo la delusione di Montecarlo non è arrivata. Nonostante l’ennesima pole di un perfetto Charles Leclerc, la Ferrari lamenta grossi problemi di affidabilità. La Ferrari dimostra ancora, come collettivo, di non essere pronta per vincere il titolo mondiale. Nel momento in cui la Red Bull a inizio stagione si è dimostrata vulnerabile, la rossa doveva già iniziare a “uccidere” il proprio rivale. Invece sono saliti in cattedra i problemi.

Nessuno è esente da colpe, piloti inclusi, viste le deludenti prestazioni di Sainz e i pochi errori commessi da Leclerc a Imola e Miami. É inaccettabile buttare via le occasioni degli ultimi 3 GP, perché è lì che si decidono i campionati.

L’affidabilità, poi gli errori dal muretto e adesso il rischio di incappare in penalità nei prossimi GP è molto elevato. La situazione che sembrava rose e fiori in Bahrain è diventata critica. A marzo sembrava che la Ferrari avesse già vinto il campionato, mentre, ci ritroviamo a giugno con una rossa indietro di OTTANTA punti nella classifica costruttori.

La Ferrari non sa più vincere.

La situazione sul lungo periodo rischia di peggiorare, perchè se in due gare su tre le monoposto lamentano tre problemi differenti alla power unit, vuol dire che di base qualcosa non sta funzionando e le componenti si stanno esaurendo. Binotto è consapevole del fatto che questi cedimenti sono dovuti agli aggiornamenti sul motore denominato Superfast.

Queste problematiche potrebbero ripetersi o ancora peggio, intralciare lo sviluppo della F1-75, rendendo la corsa al titolo una lenta e dolorosa resa. Storico punto dolente della Ferrari, basti pensare a quanto l’assenza di sviluppi e i guasti nel 2017 e 2018 abbiano compromesso la corsa la titolo.

Non è sicuramente il momento di gettare la spugna, ma, come direbbe il buon Binotto, è il momento di capire. Un progetto così ambizioso non può permettersi regali alla scuderia rivale che, da team vincente quali sono, non stanno sbagliando una virgola. La Ferrari deve gestire e reagire, la strada è lunga, ma d’ora in poi non potrà che essere ancora più complicata e questo sembra un copione già scritto e rivisto nella storia della scuderia di Maranello.

L’esaltazione diventa preoccupazione, quasi rassegnazione a vedere i meccanici in tuta rossa smantellare il box con la gara ancora in corso. Chi tifa Ferrari, in fondo, lo sa, questi sono i bassi a cui purtroppo la squadra ha abituato e che, paragonati alla forza della Red Bull, ci fanno capire che a Maranello non sono ancora pronti per vincere.

Se il titolo manca da 15 anni, ci sarà un motivo, no?