Ferrari: motore e morale KO

A Baku La Ferrari subisce un doppio ritiro che spalanca la strada per la vittoria di Verstappen, Il momento ora è delicato. Sainz “ Siamo sorpresi, è tempo di stare uniti.” Leclerc, “ fa male”.

Da Barcellona in poi in Ferrari i conti hanno smesso di tornare. Tre gare tre sonore sconfitte. La F1-75 improvvisamente nel giro di un mese si è trasformata nella macchina più fragile del Circus. Ieri doppio ritiro. Se vogliamo, a rincarare la dose, anche un’ Alfa Romeo e una Haas si sono ritirate. Tutte motorizzate Ferrari.

Lo stop di ieri può avere conseguenze devastanti sul morale e sulla rincorsa mondiale. La matematica non condanna Leclerc ma il trend in questo momento è spietato.

Su 75 punti disponibili nelle ultime tre gare Leclerc ne ha concretizzati 12, da uomo in fuga a inseguitore. Ora staccato di 34 punti da Verstappen.

Insomma la Ferrari ha preso la bussola e le critiche mosse nei mesi scorsi tornano attuali. Chi è al vertice della squadra? Chi esercita pressioni dall’alto? Elkann? Vigna? Il buon inizio di stagione ha zittito i più scettici ma ora le sirene dell’ennesimo fallimento iniziano a farsi sentire.

Tra 5 giorni si torna in pista in Canada. Per la Ferrari urge un passo indietro. Correre per vincere o correre per arrivare in fondo? Risparmiare un po’ i motori? Rinunciare alla vittoria per fare punti? Fa rabbia perché la F1-75 competitiva e veloce, d’improvviso sembra fatta di cristallo.

Di buono c’è un  Leclerc che al sabato si esprime su livelli eccezionali. 6 pole su 8 gare e 8 prime file su 8 dimostrano quanto il pilota sia veloce e pronto per la lotta al titolo. Era ciò che gli si chiedeva e lui ha risposto presente. E’ la Ferrari a mancare, di nuovo.

“Non possiamo ignorare questi 25 punti persi, sono troppi. Fa male non trovo le parole”. 

Senza le due rosse la gara si è trasformata in una cavalcata solitaria delle due Red Bull con Perez gentilmente invitato a lasciar strada a Verstappen. Dietro a loro Russell ancora a podio con la stessa Mercedes che Hamilton non riesce proprio a guidare e che tra l’altro, causa l’eccessivo saltellamento, lo ha messo ko. Lewis potrebbe non correre in Canada.

Tornando sul fronte Ferrari ieri è andato storto tutto. A partire dal via quando Leclerc si è fatto infilare da Perez all’eccessiva durata della sosta ai box del  monegasco. Una domenica nera come poche.

Non c’è tempo di pensare, il Canada incombe. A Montreal di nuovo la farfalla del gas come a Baku rimane aperta al 100% per molto tempo. Inutile dire che c’è forte preoccupazione. Bisogna tornare a lavorare, il mondiale che sembrava in discesa dopo poche gare ora appare già una chimera. Si era investito tutto sul 2022. Si era detto che lo si faceva per tornare a vincere. Poi oggi si dice che il mondiale è un’ambizione ma l’obiettivo è la competitività. Adesso però l’affidabilità compromette tutto.

Quel futuro vincente è adesso ma la realtà è ad un passo dall’ennesimo fallimento. In Canada un identico copione sarebbe una condanna. Ma la responsabilità di chi è?

Chiudo con una provocazione. Hanno colpito le parole di Wolff ad Hamilton. “Scusaci per questa macchina di merda, recupereremo“. Chi chiederà scusa a Leclerc?